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All’autodromo di Imola l’evento tributo a Ayrton Senna /FOTO E VIDEO

A 25 anni dalla morte, mostra "immersiva" con i cimeli del pilota

Pubblicato:10-04-2019 08:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:20
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IMOLA – Un viaggio nella vita e nella carriera di una leggenda del mondo automobilistico. A pochi giorni dal 25esimo anniversario dalla scomparsa del grande pilota brasiliano Ayrton Senna, l’Autodromo di Imola ha voluto celebrarlo con una mostra “immersiva”, presentata in anteprima ieri mattina: e’ la prima esposizione nel nuovo museo multimediale “Checco Costa” (Maicc), inaugurato per l’occasione. “Ayrton magico.

L’anima oltre i limiti” e’ un evento che cerca di raccontare, attraverso le tappe della vita di Senna, le gesta di un grande campione, con l’epica delle vittorie e degli aneddoti che hanno contribuito a costruirne il mito, rimasto intatto ancora oggi tra gli appassionati di Formula Uno, ma non solo. L’epica del campione, dal talento innato fino alla fine tragica (proprio sulla pista di Imola), e’ infatti una storia trasversale, che ha colpito non solo per i successi sportivi ma anche per quella della persona, la cui sincera umanita’ ha contribuito sia a elevarlo a rango di leggenda, sia a renderne possibile un’immedesimazione nel comune spettatore.


Ad inaugurare la mostra, che sara’ aperta al pubblico da domani al 30 novembre, e a rendere omaggio ad Ayrton Senna ci sono anche alcuni grandi amici del pilota: da Giancarlo Minardi, patron della storica casa automobilistica, ad Angelo Parrilla, fondatore della Dap, casa produttrice di motori per kart, ovvero colui che porto’ in Italia Senna, fino al giornalista e scrittore Leo Turrini. Presenti anche i figli del pioniere del motociclismo italiano Checco Costa, a cui e’ intitolato lo spazio museale: Claudio Costa, fondatore della Clinica Mobile e Carlo Costa, storico speaker dell’Autodromo. A fare gli onori di casa il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, che insieme alla sindaca cittadina Manuela Sangiorgi ha tagliato il nastro del museo, prima di visitare l’esposizione.













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Si alza dunque il velo sul “fantastico teatro multimediale -commenta Selvatico Estense- con una tecnologia che permette di entrare ed essere presenti in quei momenti storici” che videro brillare l’astro di Senna. Accanto a lui, Sangiorgi, che aggiunge: “Visitando il museo si possono vedere delle immagini di tutta la sua carriera che trasmettono grande fierezza, coraggio, quello sguardo malinconico proprio che era suo caratteristico e veramente ti tocca nel profondo dell’anima”.

La mostra “Ayrton magico. L’anima oltre i limiti”, a cura di Matteo Brusa, e’ una vera e propria immersione nella carriera di Senna: infatti, si visita esclusivamente con le cuffie, per “ricreare la sensazione del casco”, attraverso le quali “si sentira’ il battito del pilota, il respiro affannato, il collegamento coi box” e anche “il silenzio” dovuto alla storia di un grande campione, spiega Paolo Alongi della Space spa, una delle societa’ che ha curato l’allestimento insieme a Tbs group e Ett spa. Alle pareti, proiettate in formato maxi, le immagini delle piu’ grandi vittorie di Senna, che proprio a Imola intervallate dai primi piani del pilota.

Ma c’e’ spazio anche per i cimeli. Ed ecco infatti la Williams FW16, la monoposto con cui gareggiava nel 1994, l’anno in cui perse la vita proprio all’autodromo di Imola, alla curva del Tamburello, il giorno successivo all’altro incidente mortale, che costo’ la vita al giovane pilota austriaco Roland Ratzenberger. Accanto al bolide, la tuta blu da gara, mentre di fronte, un’altra, rossa, a ricordo del periodo in cui gareggiava in McLaren. E ancora, i caschi degli ultimi anni, dal 1991 al 1993, con l’inconfondibile firma sulla visiera di quest’ultimo, e il primo kart che guido’ (e fece incetta di titoli) fino al suo approdo in Formula Uno.

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