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Report della commissione Sanità del 10 aprile – Seduta mattutina

SAN MARINO - L'Aeroporto internazionale Fellini e le conseguenze sul territorio sammarinese del recepimento di norme internazionali sulla sicurezza

Pubblicato:10-04-2018 12:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:44

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SAN MARINO – L’Aeroporto internazionale Fellini e le conseguenze sul territorio sammarinese del recepimento di norme internazionali sulla sicurezza del volo sono alcuni temi affrontati in comma Comunicazioni, nella Commissione consiliare IV^, riunita oggi a Palazzo Pubblico. Il consigliere Elena Tonnini di Rete, presenta infatti un Ordine del giorno sottoscritto da tutti i rappresentanti dell’opposizione per chiedere un riferimento dei Segretari di Stato compenenti nella sessione consiliare di Aprile sul “coinvolgimento di San Marino in tali disposizioni, per approfondire nel dettaglio i potenziali vincoli agli strumenti di pianificazione territoriale e alle infrastrutture dedicate allo sviluppo a cui la Repubblica potrebbe essere sottoposta”. Tonnini spiega che i Comuni limitrofi all’Aeroporto hanno già iniziato il processo di recepimento di nuovi vincoli diffusi da Enac e che anche buona parte del territorio sammarinese è interessato da queste imposizioni che potrebbero avere conseguenze per le scelte relative allo sviluppo del Paese (per settore Tlc e agricoltura per esempio). L’Odg verrà posto al voto al termine dei lavori, nel pomeriggio.

In apertura dei lavori il consigliere Iro Belluzzi, Psd, fa presente le sue difficoltà nel partecipare ai lavori della Commissione per esigenze professionali, poiché il servizio Farmaceutivo dell’Iss non ha previsto la sua sostituzione nella Farmacia di Faetano in cui lavora. Deve quindi suo magrado lasciare Palazzo Pubblico. Il Segretario di Stato per la Sanità, Franco Santi, interviene per chiarire che il problema non riguarda tanto il servizio Farmaceutico dell’Iss ma “la modalità organizzativa di gestione delle attività di Commissioni e Consiglio che sta mettendo in difficoltà chi ha funzioni nel privato e nel pubblico di tipo lavorativo”. La questione quindi va demandata, secondo il Segretario, al Regolamento consiliare.

Alessandro Mancini, Ps, e Stefano Canti, Pdcs, chiedono infine al presidente Emmanuel Gasperoni, Rf, quando verranno svolte le audizioni previste con il Comitato esecutivo Iss (per affrontare ‘la fuga’ dei medici), con il Segretario Michelotti e i Presidenti rispettivamente degli Ordini degli Avvocati e degli Ingegneri (per discutere delle modifiche dell’articolo 79 del Testo unico per l’edilizia). Il Presidente spiega la necessità di posticipare rispetto alla sessione consiliare di Aprile, ma comprende l’urgenza, rimarcata anche da Mancini, in particolare per l’udienza con i Presidenti degli Ordini professionali e si impegna a una convocazione più vicina nei tempi.


Concluso il comma Comunicazioni, la Commissione inizia l’esame dell’articolato del Progetto di legge “Legge quadro in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio delle strutture veterinarie pubbliche e private e delle attività connesse”. Non manca, nel corso dell’esame dei 14 articoli del Pdl, qualche apertura agli emendamenti dell’opposizione. All’articolo 3 “Attuazione ed aggiornamento della normativa”, viene infatti concordato l’emendamento tra Rete e Governo per indicare un termine temporale (30 giugno 2018) all’emanazione dei decreti delegati previsti. La seduta si interrompe al dibattito sull’articolo 4 e i lavori riprederanno nel pomeriggio.

Comma 1. Comunicazioni

Elena Tonnini, Rete
Presento un Odg, sottoscritto dalle opposizioni ma aperto a modifiche e a tutte le forze, relativo all’Aeroporto di Rimini-San Marino che ha iniziato da qualche tempo il processo di recepimento di regole internazionali e europee sulla sicurezza del volo. Sono due gli articoli del codice di navigazione recepiti che iniziano a mettere una serie di vincoli territoriali per evitare una serie di ostacoli o potenziali pericoli per aerei nelle manovre di decollo o atteraggio, ma anche nell’area intorno all’aeroporto stesso. La normativa è recepita attraverso una relazione Enac reperibile nei bollettini di tutti i comuni limitrofi che hanno iniziato già un percorso di coinvolgimento con la popolazione, dove i singoli cittadini privati possono fare ricorso a una serie di vincoli, ma questi ricorsi sono possibili solo entro fine aprile, i termini quindi sono in scadenza. L’Odg chiede ai segretari di Stato Competenti un riferimento nel prossimo Consiglio grande e generale, anche senza apposito dibattito. Basterebbe un riferimento in Comma comunicazioni, ma credo sia importante perchè i vincoli territoriali scritti e anche le mappe pubblicate, reperibili in tutti i Comuni- da Rimini a Coriano, a Santarcangelo- comprendono anche il territorio della Repubblica di San Marino. Si va dall’area di Dogana, Serravalle, Faetano, a Cailungo, comprende Domagnano fino ad arrivare a Borgo Maggiore. I vincoli sono di due tipi; c’è l’area più vicina all’aeroporto- che ricomprende 9,3 km attorno all’aeroporto Internazionale- dove i vincoli sono stringenti e sono impedite tutte determinate costruzioni che possono dare fastidio. Poi c’è la parte che riguarda anche la Repubblica di San Marino e comprende 15 km di raggio di distanza dall’aeroporto, dove c’è necessità di reperire vincoli sugli strumenti urbanistici e anche su un piano regolatore generale che è in fase di elaborazione. E impone a questi territori di dover chiedere permessi ad Enac per costruire tutta una serie di cose sul territorio. Sembra banale, ma è molto dettagliato: si va da vincoli all’attività agricola- per es. possono dare fastidio laghetti che possono fungere da specchio e dar fastidio agli aerei- alla costruzione sui tetti di impianti fotolvotaici, di silos, determinati tipi di coltivazione. E noi che stiamo andando verso la San Marino Bi dovremo chiedere permesso ad Enac di fare determinate coltivazioni? Oppure a livello di sviluppo: ho già parlato del fotovoltaico, ma il discorso vale anche per le antenne, essendo impianti radiomobili, possono dare fastidio agli aerei? Per questo Enac deve valutare se altri impianti possono creare disturbo agli aerei. Tutta una serie di attività di sviluppo possono essere penalizzate. Non stiamo dicendo che San Marino non debba sottostare ai vincoli di sicurezza richiesti a livello internazionale, stiamo dicendo che da qui a fine aprile c’è possibilità per i Comuni italiani di fare ricorso e quindi di ottenere regole specificihe, chiediamo quindi un riferiemento dei Segretari. Siccome Enac nella sua relazione scrive che ‘per la Repubblica di San Marino e il territorio che rientra nei 15 km vanno attivati confronti ad hoc’, chiediamo se sono stati attivati e vogliamo capire se, come Repubblica di San Marino, con una propria statualità, si riesce a ragionare proprio con Enac e a strappare dei vincoli tali da non sottopporre l’economia a restrizioni eccessive. In vista del Prg e di un progetto che riguarda le antenne, nel momento che San Marino decide che questi progetti devono andare avanti, dobbiamo avere consapevolezza di fin dove possiamo arrivare alla luce di questi vincoli europei. Si chiede un riferiento immediato, nel Consiglio di aprile, eper definire anche insieme le peculiarità di San Marino su cui si vuole incidere per il suo sviluppo e lasciarci vincoli meno stringenti. Molti Comuni hanno attivato in questo percorso il coinvolgimento della popolazione, ci auguriamo sia fatto anche a San Marino. Do lettura dell’Odg sottoscritto da tutti i commissari di opposizione, con l’auspicio si possa ragionare e presentarlo da parte tutte le forze anche con modifiche.

Considerate le disposizioni di Enac relative alle misure di sicurezza in materia di ostacoli e potenziali pericoli per i velivoli dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, conseguenti al recepimento dei regolamenti tecnici internazionali indicati nella propria relazione tecnica pubblicata e reperibile su tutti i bollettini dei comuni limitrofi alla Repubblica di San Marino insieme alle mappe di vincolo dei territori interessati;
valutato che tale relazione e le relative mappe di “vincolo e limitazioni relative agli ostacoli e ai pericoli per la navigazione aerea” interessano un raggio di circa 15 km attorno all’aeroporto Fellini, e ricadono quindi su buona parte del territorio sammarinese indicativamente da Dogana, Serravalle, Faetano, Cailungo, Valdragone, Domagnano fino a Borgo Maggiore;
considerato quindi che, una volta approvate definitivamente, secondo tali mappe anche il nostro territorio, oltre a quello di tutti i comuni limitrofi che circondano la Repubblica, si troverebbe a subire limitazioni importanti sugli strumenti urbanistici e piani regolatori, nonché su numerose tipologie di costruzioni che sarebbero da sottoporre ad autorizzazione di Enac per la loro realizzazione (laghetti artificiali, coltivazioni agricolem attività industriali, antenne ed apparati radioelettrici irradianti impianti fotovoltarici ed eolici…); con la volontà di valutare ed approfondire tutti i risvolti ed i possibili impatti sullo sviluppo economico di San Marino e sul territorio, e ritenendo fondamentale che la Repubblcia di San Marino possa esprimesi per tempo in tale percorso, e quindi prima del definitivo recepimento da parte di Enac; 
la Commissione permanente Territorio e Sanità impegna i Segretari di Stato competenti a riferire nel prossimo Consiglio Grande e Generale di aprile in merito al coinvolgimento di San Marino in tali disposizioni, per approfondire nel dettaglio i potenziali vincoli agli strumenti di pianificazione territoriale e alle infrastrutture dedicate allo sviluppo a cui la Repubblica potrebbe essere sottopsta ed indicare quelle possibili soluzioni che, intrattenendo rapporti ad hoc come asupicato dalla stessa Enac, dedichino adeguata attenzione alle peculiarità della nostra economia nonché adeguato coinvolgimento della popolazione sammarinese.

L’Odg è abbastanza’largo’, chiede solo di sapere a che punto siamo e quali sono le soluzioni perché la Repubblica vada da Enac per dire ‘sì, va bene la sicurezza, ma ci sono progetti cui non vogliamo rinunciare’ e si dia la possibilità ai cittadini di fare ricorso, come concesso ai cittadini italiani. Auspichiamo condivisione.

Stefano Canti, Pdcs
Vorrei capire se le audizioni concordate nel precedente Comma comunicazioni sono confermate o no, sia con il comitato esecutivo Iss, sia se sono previste anche con la Consulta sociale sanitaria. Su questo chiedo un chiarimento al Presidente.
Sull’Odg appena illustrato dal consigliere Tonnini, a firma tutti i membri di opposizione, su cui mi auguro ci sia sostegno anche dei consilieri di maggioranza: è un Odg che va a chiedere un chiarimento sullo stato del Piano regolatore, e vuole capire se lo studio del nuovo Prg includa anche queste prescrizioni dettate da Enac. E’ importante capire se sono state recepite e se i membri di governo hanno in previsione di presentare un ricorso ad Enac, come previsto per le amministrazioni vicine, entro il 30 aprile, e soprattuto è importante capire lo stato di avanzamento del nuovo Prg, a che punto è.
Gli approfondimenti da fare sono tantissimi. Abbiamo visto inoltre la presentazione de piano stabilità da parte del governo che prevede la costruzione di diverse infrasturtture pubbliche, è possibile fare una ragionata su questo in ambito del Prg? Non solo: nella prossima sessione consiliare, a piano regolatore in corso, saranno portate varianti al vecchio Prg, credo non sia questo metodo giusto. Credo il Segretario Michelotti abbia raggiunto un livello molto scadente del modo di procedere della sua Segreteria: ha approvato un Testo unico nuovo con il Prg in corso d’opera e con il Prg ora in dirittura d’arrivo fa varianti al vecchio Prg, non ha alcun senso.

Emmanuel Gasperoni, Rf, presidente
Sulle audizioni: erano state fissate le date di convocazione della Commissione per 18 e 19 aprile prossimi, perché si pensava che il Consiglio Grande e generale sarebbe stato dal 23 aprile in poi. In reatà il Consiglio si terrà presumibilmente- e lo deciderà venerdì l’ufficio di Presidenza- dal 18 al 23 e le date dovranno slittare.

Alessandro Mancini, Ps
Anche io sono venuto a conoscenza informalmente della possibilità della convocazione consiliare dal 18 in avanti, ma proprio perché l’ufficio di Presidenza non è stato convocato, ma c’è priorità in agenda di fare audizioni, tutte importanti e urgenti. Una poi è riferita alla condizione degli ordini professionali che ha carattere urgenza perchè bisogna prendere una decisione importante che dovrà dare via all’iter di normative. Mi riferisco al problema del settore immobiliare che è bloccato, al fatto che al Consiglio dei XII non arrivano pratiche. Quindi invito il Presidente a far presente ai colleghi di maggioranza e anche alla Reggenza questo problema. Credo ci sia la possibilità incastrare le cose e gli orari di Commissione e Consiglio. Per noi non c’è problema nemmeno se si vuole anticipare di qualche giorno, ma non facciamo passare altro tempo.
Il collega Belluzzi è diretto testimone di un disagio che riguarda la sanità, ha portato in evidenza la situazione della Farmacia di Faetano, ma questo può riguardare altri settori, abbiamo infatti letto comunicati di medici e infermieri. C’è bisogno di andare a fondo di problemi sempre più evidenti. Capisco le difficoltà legate al bilancio e alle leggi blindate del pubblico impiego, ma i problemi devono essere risolti e invito il Segretario di Stato a prendere in mano la situazione, a predisporre interventi di carattere amministrativo o normativo e a non perdere altro tempo. Spero ancora il disagio di Belluzzi non si ripeta più, perché deve fare bene sia il suo lavoro sia il suo incarico istizionale.
Il Consigliere Tonnini ha sottoposto alla Commissione un problema importante, il riferimento in Aula servirà non solo per informare i consiglieri ma perchè qualsiasi dispositivo potrà emergere sarà del Parlamento della Repubblica di San Marino.

Emmanuel Gasperoni, Rf Presidente
Sarà mia premura occuparmi della convocazione vista la premura di cercare una soluzione al problema.

Franco Santi, Sds Sanità
In merito alla problematica sollevata dal Consigliere Belluzzi: la situazione non riguarda solo lui ma la modalità organizzativa di gestione delle attività di Commissioni e Consiglio che sta mettendo in difficoltà chi ha funzioni nel privato e nel pubblico di tipo lavorativo e non riesce a gestire al meglio i vari impegni. Non credo il problema vada affrontato rispetto unicamente al settore farmaceutivo o sanitario, ma in generale con la consapevolezza di considerare che c’è un reale problema per tutti i rappresentanti politici in questo momento. Le soluzioni non possono essere delegate al mondo del lavoro, ma affrontate dalla politica attraverso un ragionamento serio su tempi e modalità organizzative della politica. L’approccio più corretto è il regolamento consiliare per affrontare questa tematica.

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