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Genova, il giudice dà ragione a Cassimatis: Grillo non poteva toglierle simbolo

Stamattina è arrivata la decisione del Tribunale civile, che dà torto a Beppe Grillo

Pubblicato:10-04-2017 08:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:06

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GENOVA – Beppe Grillo non poteva annullare la decisione del web che aveva scelto Marika Cassimatis come candidata sindaco per il Movimento 5 Stelle a Genova, né far ratificare a tutti gli iscritti certificati sul suolo nazionale la sua “sostituzione” con Luca Pirondini. E’ la decisione presa dal giudice del Tribunale civile del capoluogo ligure, Roberto Braccialini, che assesta un duro colpo alla campagna elettorale del Movimento 5 Stelle a due mesi dal voto. Marika Cassimatis viene, dunque, riabilitata in toto. Il giudice non ha accolto l’eccezione presentata dai legali di Grillo venerdì -secondo cui Cassimatis avrebbe avuto una carenza di interesse in base alla sospensione dal Movimento comunicata dal garante pentastellato poche ore prima dell’inizio del processo- ed è entrato nel merito del ricorso. Viene dunque sospesa l’efficacia “della decisione assunta il 14 marzo 2017 da Giuseppe Piero Grillo (Beppe Grillo) di escludere la lista Cassimatis dal percorso selettivo interno e dal procedimento elettorale relativo al rinnovo del Consiglio comunale ed all’elezione del sindaco del Comune di Genova” e “della deliberazione/votazione del 17 marzo 2017 con cui l’assemblea in rete degli iscritti certificati ha deciso la presentazione del signor Luca Pirondini come candidato sindaco e la presentazione della lista dei nominativi ad esso collegata, per i candidati consiglieri comunali”.

Gli avvocati Lorenzo Borrè e Alessandro Gazzolo hanno, dunque, avuto ragione su tutta linea. “Sono soddisfattissimo- commenta alla Dire Borrè- sapevamo di avere completamente ragione sotto il profilo del diritto. Bisognerebbe trarre delle lezioni che vanno al di là del carattere giuridico”. In questo momento l’avvocato non ha ancora letto le motivazioni del dispositivo per cui resta sicuramente molto nebuloso il futuro del candidato Cinque Stelle: bisogna infatti capire la decisione del giudice anche sulla sospensione di Cassimatis dal Movimento 5 Stelle, comunicata da Beppe Grillo giovedì sera, poche ore prima dell’inizio del processo.

CASSIMATIS SU FB: “ABBIAMO VINTOOOOOO”, E PUBBLICA FOTO CON BRUNO

Abbiamo vintoooooo! Grazie a tutti gli amici e sostenitori che ci sono stati vicini un abbraccio! #davidecontrogolia #genova2017 il fidatevi di me in uno stato di diritto non esiste” Lo scrive su facebook Marika Cassimatis, in merito alla decisione del tribunale di Genova che le ha dato ragione.


Il suo cellulare, dopo la notizia della vittoria, risponde sempre la voce registrata della segreteria telefonica: è bollente esattamente come nei giorni in cui erano arrivare le decisioni di Beppe Grillo, delegittimate dal Tribunale civile di Genova. La professoressa, per il momento, si limita a un commento su Facebook, dove posta anche una foto con il consigliere comunale di Federazione della sinistra, Antonio Bruno, con cui stava prendendo un caffè nel momento in cui è stata raggiunta dalla notizia. E Bruno, tra i principali fautori di un quarto polo proprio assieme ai transfughi dei Movimento 5 Stelle, scherzosamente, ma neanche troppo, alla “Dire” commenta: “Forse ha voluto trovare il pretesto definitivo per farsi espellere dal Movimento”.

CASSIMATIS: ORA SONO IO LA CANDIDATA DEL M5S

“A questo punto risulto la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle per le amministrative di Genova, essendo state accolte le istanze che avevamo presentato”, così Marika Cassimatis a Tgcom24. “Siamo molto contenti per questa vittoria e spero che ci sia un incontro di chiarimento con lo staff e con Beppe Grillo” ha poi aggiunto.

di Simone D’Ambrosio, giornalista

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