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ROMA – Un drammatico risveglio questa mattina a Collina delle muse a Roma. Nonostante una legge proroga abbia bloccato gli sfratti che pendevano sulle forze dell’ordine e le loro famiglie che vivono negli alloggi di edilizia popolare a Montespaccato e una deliberazione dell’assemblea capitolina che toglie il diritto di superficie alla società Boccea immobiliare, questa mattina con dispiegamento di mezzi di polizia, reparto mobile – e non auto civetta come solitamente accade – e la municipale è stato eseguito lo sfratto di un finanziere e della sua famiglia. Momenti di panico e un malore per l’uomo.
“Sono entrati alle sette di mattina” ha detto un inquilino sul posto, “come fosse un criminale”. Il dispiegamento del reparto mobile ha infatti allarmato le persone che hanno pensato “a un fatto criminale, a un arresto”.
“Con lo sfratto ai danni di un finanziere e della sua famiglia, eseguito questa mattina a Collina delle Muse, abbiamo definitivamente superato il limite della drammaticità di una situazione che investe le tante famiglie degli appartenenti alle forze dell’ordine che abitano in quel Piano di Zona”.
Così in una nota Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale.
“Uno sfratto eseguito con un tale dispiegamento di mezzi della Polizia, Reparto mobile e municipale che è la testimonianza mostruosa di una situazione nella quale la Boccea Immobiliare, che ha costruito questi alloggi con agevolazioni pubbliche e che ora vuole venderli fuori dalle regole della convenzione sottoscritta, dimostra un estremo disprezzo dei provvedimenti presi dalle Istituzioni, come la decadenza del diritto di superficie fatta dal Comune o la legge che blocca gli sfratti per le forze dell’ordine”, prosegue il presidente Trombetti, che conclude: “In queste ore mi attiverò nuovamente per comprendere meglio i contorni di questa incresciosa situazione e per cercare di trovare rapidamente una soluzione”.
“Lo sfratto di un finanziere nelle prime ore della mattinata rappresenta l’ennesimo atto vergognoso di logiche speculative a cui i vari livelli istituzionali non riescono a contrapporsi. Ad andarci di mezzo, questa volta, sono stati dei servitori dello Stato e le loro famiglie in zona Montespaccato a Roma, i quali non meritano di essere trattati in questa maniera. Quando avevo messo delle soluzioni sul tavolo, avevo avvertito il Governo che se non si fosse fatto in fretta non ci sarebbe più stato nessuno da salvare. Ed è purtroppo quello che sta avvenendo. Noi continueremo ad essere al fianco di questi agenti sotto sfratto e a chiedere ascolto per le loro ragioni e per questo presenterò immediatamente una nuova interpellanza. Mi aspetto che il Governo venga rapidamente a rispondermi”. Così in una nota Francesco Silvestri, deputato M5S.
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