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di Alessio Pisanò
BRUXELLES – Con 646 voti favorevoli, uno contrario e 20 astenuti il Parlamento europeo ha condannato le iniziative del regime in Myanmar a più di un anno dal colpo di Stato del primo febbraio 2020, in virtù delle azioni violente sulla popolazione, quali uccisioni di massa e sfruttamento. Il voto sulla risoluzione giunge dopo il dibattito dell’Eurocamera riunita a Strasburgo sulle violazioni di diritti umani in vari teatri internazionali.
Con altre due risoluzioni gli eurodeputati hanno condannato le violenze, gli omicidi e le molestie contro i giornalisti e i difensori dei diritti umani – testo approvato con 607 voti a favore, due contrari e 70 astenuti – e la politica statale e sistematica di ‘armenofobia’ praticata in Azerbaigian, che continua a negare e ad eliminare il patrimonio culturale armeno intorno al Nagorno-Karabakh. Gli europarlamentari hanno approvato la risoluzione con 635 voti a favore, 2 contrari e 42 astenuti.
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