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Alloggi, aiuti e farmaci: l’accoglienza ai profughi ucraini a Roma e nel Lazio

Nella Capitale sono già arrivate oltre 1.300 persone. Ipotesi accoglienza nei beni confiscati alle mafie

Pubblicato:10-03-2022 16:57
Ultimo aggiornamento:10-03-2022 16:57

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ROMA – Accoglienza. Permessi di soggiorno temporanei, tamponi e vaccini anti-Covid. Un vademecum in lingua ucraina, uno sportello virtuale on line per i profughi e l’invio di farmaci direttamente sul teatro di crisi. Sono queste alcune delle misure messe in campo dall’Unità di crisi per l’emergenza Ucraina presentate quest’oggi dal presidente della Regione Lazio e commissario delegato dell’unità di crisi del Lazio, Nicola Zingaretti, dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.

“L’unità di crisi regionale è già attiva attraverso un sito internet dove sono attivati i servizi per i cittadini ucraini – ha spiegato Zingaretti – tra questi ci sono quelli sanitari per avere tutte le prestazioni sanitarie necessarie. E poi, in collaborazione con la Questura e la Prefettura, quelli per avere il permesso che permette ai cittadini ucraini di accedere a tutti i servizi. I cittadini ucraini potranno avere vaccini e tamponi, il diritto allo studio, l’assistenza alloggiati, con la Protezione civile che ha già censito circa 10mila posti disponibili. In più domani partirà una colonna regionale della Protezione civile per andare in Romania a portare nuovi medicinali e assistenza sanitaria. Sabato partirà un aereo, in un collaborazione con la Guardia di Finanza, il Bambin Gesù e le nostre strutture sanitarie per portare a Roma 30 bambini che hanno bisogno di cure”. “Io – ha aggiunto il governatore – sabato sarò a Firenze a manifestare con tutti i sindaci europei, c’è la massima collaborazione per fare in modo che sia un’accoglienza ai massimi livelli per coloro che fuggono dalla guerra“.

Per Gualtieri “questo sistema di aiuti integrato è la strada più efficace. Noi stiamo collaborando strettamente con la Regione Lazio con la Prefettura in questo sistema di accoglienza integrata, per dare un tetto a chi ha bisogno. Dobbiamo accogliere, aiutare ed ospitare. Questo è un dovere morale, politico e istituzionale. A Roma abbiano già istituito una task force con un numero verde dedicato che ha ricevuto circa 7.000 tra chiamate ed email. Da lunedì istituiremo on-line un albo delle famiglie che vogliono accogliere i cittadini ucraini in cerca di rifugio e collaboreremo con le altre istituzioni per aiutare chi è in difficoltà. Roma e tutte le istituzioni, insieme alla Regione Lazio, c’è e mostra il suo volto di accoglienza e di solidarietà e anche la forte richiesta di pace. Per questo anch’io sarò sabato a Firenze con tanti sindaci italiani ed europei a esprimere la vicinanza e l’affetto al popolo ucraino, la richiesta di pace e la condanna dell’attacco militare russo”.


Piantedosi infine ha ricordato “l’importanza di mettere a disposizione un’offerta di aiuti adeguata con una rete di disponibilità di posti letto di 10mila unità che per noi è una base di tranquillità. Nel lungo periodo dovremo ricondurre l’accoglienza di questi giorni nel tradizionale sistema di accoglienza a partire dai Cas. Fino ad oggi sono state 814 le persone che si sono presentate in Questura per una richiesta di permesso di soggiorno”.

I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA NEL LAZIO

“Fino ad oggi sono arrivate sul territorio nazionale 24mila persone dall’Ucraina. Abbiamo monitorato oltre 1.300 arrivi a Roma fino a ieri. Ma il flusso è in aumento. Solo ieri sono arrivati 6 pullman con 190 persone”. Così il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, in occasione della presentazione delle misure dell’Unità di emergenza Ucraina presentate alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

“Stiamo valutando la possibilità di utilizzare per l’emergenza Ucraina i beni confiscati alle mafie – ha annunciato il prefetto – Abbiamo già censito tra i beni assegnati agli enti locali 186 immobili di cui 69 a Roma Capitale. Ma stiamo valutando anche la possibilità di una ricognizione sull’area metropolitana dove abbiamo trovato altri 22 immobili”.

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