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Zoomate in Aula sulle gambe della Meloni: “È sessismo”

La denuncia della presidente del Circolo per Giorgia Meloni del V Municipio di Roma

Pubblicato:10-03-2021 14:03
Ultimo aggiornamento:10-03-2021 14:10

berlusconi
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ROMA – “Giorgia Meloni è ancora una volta bersaglio di una sorta di sottile bullismo, di atteggiamenti ridanciani che mirano a screditare la sua persona, in assenza di valide argomentazioni. Proprio nei giorni in cui si è celebrato l’8 marzo e si denunciano con più forza episodi di sessismo e linguaggio d’odio nei confronti delle donne si punta l’attenzione su dettagli fisici della leader di Fratelli d’Italia che nulla hanno a che fare con la politica”. Monica Pietropaolo, Presidente del Circolo per Giorgia Meloni del V Municipio di Roma, denuncia un servizio di ‘Striscia la notizianel quale, prendendo spunto da immagini diffuse dal Tg3 nel telegiornale andato in onda il 4 marzo, “ci si sofferma troppo– sottolinea l’esponente vicina a Fdi- su un dettaglio fisico della Meloni” mentre in Aula alla Camera, sedendosi al suo posto, si sistema la gonna.

La presidente del Circolo romano a sostegno di Meloni ha contattato l’Agenzia Dire per segnalare il seguente servizio su Striscia: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/tg3-le-immagini-sessiste-su-giorgia-meloni_71743.shtml.

Nel servizio Enzo Iacchetti premette: “Sono andate in onda delle immagini su cui vogliamo soffermarci“. Subito dopo Ezio Greggio racconta: “Viene lanciato un servizio sulle misure anti-covid del Governo. Quando viene citata Giorgia Meloni la telecamera si avvicina maliziosa per inquadrare meglio le cosce della Meloni. C’è stato anche un fermo immagine prurigionoso per indugiare meglio sul dettaglio anatomico“.


Monica Pietropaolo si chiede: “L’operatore televisivo dovrebbe essere autorizzato a stare in Aula alla Camera dei Deputati solo per riprese relative all’attività del lavoro parlamentare, non certo per diffondere immagini personali di un deputato che si accomoda meglio in uno scranno. Non è ammissibile utilizzare delle zoomate di parti anatomiche di una deputata per farla oggetto di satira di basso livello in alcuni programmi televisivi, specie nella Giornata internazionale dedicata alle donne. Questi comportamenti invasivi della privacy e fuori luogo sono ben lontani dal diritto di cronaca”.

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