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New York, distrutte statue dell’artista sardo Nivola: caso in consiglio regionale

Per avviare un progetto di rinnovamento dell'area, è stato raso al suolo il playground delle Wise Towers, realizzato dallo scultore nuorese nel 1964

Pubblicato:10-03-2021 13:06
Ultimo aggiornamento:10-03-2021 13:06
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cavalli nivola playground new york
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CAGLIARI – “Una terribile notizia ci ha raggiunto da New York. Il playground delle Wise Towers, realizzato da Costantino Nivola e Richard Stein nel 1964, il più grande progetto pubblico di Nivola a New York, è stato distrutto. Non si tratta di vandali, ma di un progetto di ‘rinnovamento’ dell’area”. A darne notizia, su Facebook, è la dirigenza del museo di Orani, Nuoro, dedicato al grande artista sardo.

I cavallini di Nivola, ispirati ai cavalli a dondolo dell’infanzia e alla statuaria orientale, sono stati rimossi, le gambe spezzate da colpi di mazza– la denuncia della direttrice del museo, Giuliana Altea-. Questo atto di vandalismo istituzionale appare inspiegabile e scellerato. La riqualificazione delle torri, attesa e benvenuta, può e deve essere realizzata nel rispetto della storia e dell’arte”. Oggi, prosegue, “è una giornata triste per il Museo Nivola, per la Sardegna, e per tutti gli amanti dell’arte. Il Museo Nivola, insieme alla famiglia dell’artista e alle istituzioni che ne promuovono il messaggio e la memoria, sta contattando i responsabili, per provare a fermare la distruzione e a recuperare quanto già devastato”.

La vicenda è approdata questa mattina nell’aula del Consiglio regionale sardo, durante la discussione della riforma degli Enti locali: “Credo che sia dovere del presidente Consiglio regionale -palazzo che, ricordo, ospita alcune opere di Nivola- far sentire la sua voce su questa vicenda- le parole di Massimo Zedda, consigliere regionale dei Progressisti-. È indispensabile che si faccia portatore di questa esigenza presso il presidente della Regione, che, a sua volta, deve intervenire presso il ministero dei Beni culturali e la presidenza del Consiglio. Occorre contattare con urgenza il consolato italiano a New York, per capire che fine faranno le statue rimosse. Se non servono alla città di New York, ce le restituiscano”.


Pronta la replica del presidente del Consiglio, Michele Pais: “Il ministero si sta già attivando per porre rimedio a questa azione, che non può avere nessuna giustificazione. Il Consiglio regionale, insieme al presidente della Regione, si muoveranno certamente per avere un atto di giustizia, certe cose non possono essere tollerate”.

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