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Tg Ambiente, edizione del 10 marzo 2020

A cura della redazione

Pubblicato:10-03-2020 11:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:07
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CHIUSO INVERNO TRA PIÙ MITI E SECCHI DELLA STORIA

L’inverno meteorologico – che per convenzione si fa coincidere con il trimestre gennaio-dicembre-febbraio – che si è appena chiuso ha fatto registrare per l’Italia un’anomalia di +2.03 gradi rispetto alla media del trentennio di riferimento 1981-2010, secondo solo all’inverno 2006/2007 che fece registrare un’anomalia di +2.13 gradi. Lo segnala l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr. Come spiega Michele Brunetti, responsabile della Banca dati di climatologia storica del Cnr-Isac, “accanto alle temperature insolitamente alte, l’inverno 2019/2020 è stato caratterizzato da precipitazioni pesantemente sotto media: infatti, dopo un mese di dicembre nella media, le precipitazioni di gennaio e febbraio sono state piuttosto scarse (-68% a gennaio e -80% a febbraio)”. Quindi “la cumulata sul trimestre invernale è risultata di poco al di sopra della metà di quello che piove di solito- spiega l’esperto- facendo segnare un deficit del 43% rispetto alla precipitazione invernale media del trentennio di riferimento 1981-2010”.


LEGAMBIENTE, 348 IMPIANTI SCIISTICI SOFFRONO

Impianti per gli sci dismessi, abbandonati, ormai vecchi e obsoleti, oppure strutture per gli sport invernali temporaneamente chiuse per mancanza di neve causa emergenza climatica, per problemi economici o per fine vita tecnica. E poi casi di accanimento terapeutico, con impianti che vanno avanti grazie ai contributi dello Stato. A questi si affiancano, per fortuna, storie di riconversione e buone pratiche di un turismo soft e più sostenibile che lascia ben sperare. È questo il doppio volto della montagna legata allo sci alpino e al turismo invernale che Legambiente denuncia e racconta nel report ‘Nevediversa 2020 – Il mondo dello sci alpino nell’epoca della transizione ecologica’. A parlar chiaro sono i numeri raccolti: 348 gli impianti in sofferenza monitorati nella Penisola, di questi 132 quelli dismessi e non funzionanti da anni, 113 quelli temporaneamente chiusi e 103 i casi che l’associazione ambientalista definisce di ‘accanimento terapeutico’.

COMMISSIONE UE PRESENTA LEGGE CLIMA, GRETA: NON VA

La Commissione europea ha presentato il suo progetto per una “legge sul clima” per gli Stati membri dell’Ue nell’ambito del Green new deal, l’obiettivo è raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica. Il testo si definisce l’ambizione del livello zero di emissioni di gas a effetto serra entro la metà del secolo, vale a dire l’equilibrio tra la riduzione delle emissioni di CO2 e l’implementazione di politiche e tecnologie di assorbimento del carbonio. Dura la critica di Greta Thunberg, la nota, giovane attivista svedese: “Quando l’Unione Europea presenta questa emergenza climatica con una neutralità per il 2050 significa che vi arrendete dinanzi alle vostre promesse di fare tutto ciò che è possibile per garantire un futuro per i vostri stessi figli”. Quella del clima “l’avete definita una crisi esistenziale- aggiunge- ma ora dovete dimostrare che credete nelle vostre parole. Noi non vi consentiremo di arrendervi e rinunciare al nostro futuro”.

CORONAVIRUS. ANNULLATO GRAN PREMIO ROMA FORMULA E

Chiuso per virus. Gli organizzatori del camionato di Formula E – le monoposto elettriche – hanno annunciato l’annullamento dell’appuntamento romano della serie internazionale, previsto per il prossimo sabato 4 aprile causa emergenza COVID-19. Una decisione improvvisa ma per certi versi anche attesa, dopo le ultime vicende che, fra l’altro, hanno portato all’annullamento di molti eventi prestigiosi del motorsport internazionale. Come spiega il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani, “non ci è stato possibile trovare una data alternativa, anche per sottoporla all’amministrazione Comunale di Roma, in un calendario del motorsport internazionale completamente saturo”.

CORONAVIRUS. FESTIVAL ECO GIORNALISMO VA A GIUGNO

Rispettando le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico del Governo sul diffondersi del coronavirus, è stato deciso di rinviare il primo Festival del giornalismo ambientale al prossimo giugno. Il festival, organizzato e promosso da ministero dell’Ambiente, ENEA, Ispra e FIMA, avrebbe dovuto tenersi da venerdì 6 a domenica 8 marzo a Roma al MAXXI. “Siamo certi che per allora il nostro Paese avra’ saputo reagire e tornare alla normalità- auspica il ministro dell’Ambiente Sergio Costa- Il periodo che abbiamo voluto scegliere non è casuale poiché  giugno èanche il mese in cui tradizionalmente si celebra la giornata mondiale dell’ambiente”.

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