NEWS:

Ilva Genova, lavori utili per 600

GENOVA - Saranno meno di 600 i lavoratori dello

Pubblicato:10-03-2016 18:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:22

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Genova_panorama

GENOVA – Saranno meno di 600 i lavoratori dello stabilimento Ilva complessivamente coinvolti nei lavori di pubblica utilità che consentiranno un’ulteriore integrazione dello stipendio di 7 punti percentuali rispetto al 70% già garantito dai contratti di solidarietà. E’ questo l’esito del tavolo tecnico che si è svolto questo pomeriggio in Regione Liguria, a cui hanno partecipato un delegato per sigla sindacale, l’azienda, gli assessori Berrino (Regione) e Piazza (Comune), Città Metropolitana, con la sola assenza di Società per Cornigliano, chiamata a coprire economicamente i lavori di pubblica utilità, ufficialmente perché il rappresentante è rimasto imbottigliato nel traffico.

Nel corso del tavolo tecnico sono state fissate le linee guida del percorso che verrà sancito formalmente giovedì prossimo e che dovrebbe portare all’avvio dei lavori di pubblica utilità dal primo aprile. Saranno 40 i progetti che verranno attivati dalle istituzioni genovesi e dai comuni limitrofi e coinvolgeranno all’incirca 150 lavoratori a settimana, sul totale di 1610 dipendenti di Ilva. Così la continuità di reddito sarà rispettata per tutti i lavoratori almeno fino al prossimo 30 settembre: la legge, infatti, prevede che per ottenere le garanzie previste dai contratti di solidarietà, i dipendenti debbano lavorare in fabbrica o aderire ai lavori di pubblica per una settimana; inoltre, chi aderirà ai lavori di pubblica utilità dovrà anche essere impiegato un giorno in fabbrica. A partire dall’estate, poi, è stato confermato da parte dell’azienda l’avvio della nuova linea di zincatura 4 che abbasserà di 80 unità al mese le uscite sui lavori di pubblica utilità.


di Simone D’Ambrosio, giornalista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it