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Bce taglia tutti i tassi e ‘Qe’ sale a 80 mld al mese

SuperMario si è concesso anche il lusso di una frecciatina ai falchi tedeschi: "Se avessimo detto 'nein' a tutto, ci troveremmo una deflazione disastrosa"

Pubblicato:10-03-2016 16:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:22

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Mario Draghi

ROMA  – SuperMario è tornato e ha usato l’artiglieria pesante. La Bce taglia tutti e tre i principali tassi d’interesse portandoli a un nuovo minimo storico: a zero e in territorio negativo.

Il tasso di interesse sulle operazioni principali di rifinanziamento dell’Eurosistema è ridotto di 5 punti base, allo 0,00%. Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è ridotto anch’esso di 5 punti base e scende allo 0,25%. E soprattutto il tasso sui depositi presso la Banca centrale è ridotto ancora di 10 punti base e va al -0,40%.


Il Consiglio direttivo della Bce ha poi ampliato il programma di acquisto dei titoli pubblici portandolo da 60 a 80 miliardi al mese.

Gli acquisti del Quantitative easing saranno poi allargati anche ai bond delle aziende. E non è finita qui perchè a partire da giugno 2016 viene introdotta una nuova serie di 4 operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (i Tltro II, o maxi aste per le banche), ciascuna con scadenza a quattro anni. Il tasso di interesse applicato a queste operazioni potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari al tasso sui depositi presso la banca centrale. Il governatore Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa a Francoforte, ha spiegato che il pacchetto di misure favorirà “un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, pptrà stimolare il credito e a rafforzare la ripresa”.

Cattive notizie sul fronte inflazione. La Bce ha tagliato le stime per quest’anno dall’1% previsto a dicembre allo 0,1%. Draghi assicura “tassi bassi a lungo” e tutti gli sforzi possibili per avvicinare nel medio termine l’obiettivo del 2%, o poco meno, di inflazione nell’area euro. Infine SuperMario si è concesso anche il lusso di una frecciatina ai falchi tedeschi: “Se non avessimo agito in questi ultimi anni, se avessimo detto ‘nein’ a tutto, ora ci troveremmo una deflazione disastrosa“.

di Luca Monticelli, giornalista professionsita

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