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Caso Amiu, si fermano i lavoratori della raccolta differenziata

GENOVA - Arrivano le prime ripercussioni in città della vicenda giudiziaria che martedì ha sconvolto il sistema della

Pubblicato:10-03-2016 14:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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GENOVA – Arrivano le prime ripercussioni in città della vicenda giudiziaria che martedì ha sconvolto il sistema della raccolta differenziata genovese. I circa 130 lavoratori della Switch, società dell’indotto di Amiu che si occupa della raccolta di carta, cartone e rifiuti ingombranti, e della cooperativa sociale Il Giglio“, che utilizza i mezzi della Switch, hanno sospeso le attività e si sono recati a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, per avere rassicurazioni sul futuro dopo che i vertici aziendali della Switch stessa sono stati di fatto cancellati con l’arresto di presidente e vicepresidente.

Raccolta differenziata rifiuti“Abbiamo bisogno urgente che qualcuno si inserisca a prendere le responsabilità di questa azienda- spiega Danilo Causa, Fit-Cisl– che sia un commissario o chiunque altro. Ieri i vertici di Amiu hanno detto che si stanno occupando della loro parte e che, nella peggiore delle ipotesi, reinternalizzeranno l’attività”. Ma il lavoro di questi operatori non riguarda solo Amiu: “Ci sono appalti con Aster, derattizzazione degli ospedali e raccolta di rifiuti in piccoli comuni del genovesato- spiega Causa- tutte attività che al momento sono ferme. Vogliamo una risposta sulla fine che faranno tutti i lavoratori perché l’appalto per Amiu ne coinvolge solo 50-60. Non è più solo una vertenza lavorativa o salariale ma si tratta di un problema sociale che riguarda tutta la Città metropolitana di Genova“.

Il terremoto arriva in una situazione già particolarmente delicata per i dipendenti della Switch: “Sono due anni che segnaliamo ritardi di pagamenti– ricorda Causa- tanto che avevamo già convocato un sciopero per il prossimo 18 marzo. Al momento, infatti, risultano due mesi di stipendi arretrati, una tredicesima e una rata della quattordicesima”. Qualcosa di più si saprà martedì prossimo, quando è convocato un nuovo confronto con i vertici di Amiu. Ma già domani mattina è in programma un seduta di commissione comunale proprio sulla situazione di Amiu, in calendario già da tempo soprattutto per parlare del futuro occupazionale e del nuovo piano industriale in vista della parziale privatizzazione, ma che, per forza di cose, dovrà fare i conti anche con la stretta attualità.


di Simone D’Ambrosio, giornalista

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