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BOLOGNA – Loro, tutti neri, da una parte. Lui, chitarra in mano, che appena li vede intona “Bella ciao“. C’è stato anche questo momento, ieri sera, nella serata bolognese che ha visto in piazza Maggiore, contemporaneamente, i militanti di Gioventù nazionale che volevano commemorare i martiri delle Foibe e gli antagonisti che si sono radunati per contestare la manifestazione dei giovani di Fratelli d’Italia. Ma in piazza c’era anche lui, questo cantante che in quel momento si stava esibendo proprio in piazza Maggiore, sul Crescentone, accompagnato da un secondo chitarrista. E che ieri, appena ha visto spuntare da via D’Azeglio il corteo di Gioventù Nazionale, si è messo a intonare la canzone dedicata ai partigiani.
Se il cantante di strada ha accolto il corteo di Gioventù nazionale con ‘Bella ciao’, gli antagonisti hanno invece fatto partire dei fuochi d’artificio.
La fiaccolata di Gioventù nazionale, che ha attraversato le strade del centro di Bologna sotto lo stretto controllo della Polizia dietro lo striscione “Istria, Fiume, Dalmazia, terre d’Italia“, ha avuto un finale che poi è stato criticato aspramente dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Una parte del corteo, infatti, sarebbe entrato abusivamente nella sede del Comune a Palazzo d’Accursio, già chiusa, per deporre una corona per il Giorno del Ricordo. Lepore ha parlato di un gesto avvenuto “senza alcun accordo” con l’amministrazione e ha tuonato così: “Chiederemo conto di questo oltraggio e sporgeremo denuncia per l’accaduto”. Ma da Fratelli d’Italia la risposta non si è fatta attendere. Il capogruppo di FdI alla Camera, infatti, Galeazzo Bignami, che ieri sera era presente alla manifestazione, ha risposto così a Lepore: “Querelo il sindaco per calunnia e diffamazione, una corona è stata messa fuori dal Comune, io poi sono andato via”. Anche l’europarlamentare FdI Stefano Cavedagna ha ridimensionato i fatti denunciati dal primo cittadino: “Di cosa stiamo parlando? Sono entrati due consiglieri comunali per deporla dentro. Ci sono comunque le telecamere e le foto che lo dimostrano”.
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