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Esulta il comitato Cime Bianche: tutela in Costituzione

Martedì la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41, per tutelare l'ambiente

Pubblicato:10-02-2022 18:05
Ultimo aggiornamento:10-02-2022 18:06

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AOSTA – “Con l’entrata in vigore immediata della riforma costituzionale, diventa davvero impossibile aggirare la normativa a tutela dell’ambiente”. Lo scrive in una nota il comitato Ripartire dalle Cime Bianche, che si oppone al collegamento a fune tra i comprensori del Cervino e del Monterosa Ski. “Ne prendano atto Regione, società degli impianti a fune e lobby del cemento”, aggiunge il comitato, coordinato da Marcello Dondeynaz. Che conclude: “Si smetta di sperperare tempo prezioso e fondi pubblici per progetti infattibili che vorrebbero rovinare fragili e straordinari ecosistemi, e ci si concentri sull’ammodernamento dei numerosi impianti già esistenti e per rispondere alla crescente domanda turistica di bellezza, natura e cultura”. Martedì la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41. Per il comitato, l’inserimento in Costituzione della previsione per cui lo Stato “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “l’iniziativa economica privata è libera” ma “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno” alla “salute, all’ambiente”. Ripartire dalle Cime Bianche sostiene che la novità “rafforza, anzitutto, la normativa in vigore” che prevede il divieto di “realizzazione di nuovi impianti di risalita a fune e nuove piste da sci” nei siti Natura 2000 come il vallone di Ayas.

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