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Tg Politico Parlamentare, edizione del 10 febbraio 2022

Pubblicato:10-02-2022 17:57
Ultimo aggiornamento:10-02-2022 17:57

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FOIBE, PASSO FALSO DEL MIUR NEL GIORNO DEL RICORDO

Si celebra oggi il Giorno del ricordo, la giornata istituita nel 2004 per commemorare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. “Anche il ricordo più doloroso può diventare seme di pace e di crescita civile”, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Assieme ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, il capo dello Stato è stato protagonista della commemorazione che si è svolta a palazzo Madama. Nell’occasione Fico ha ricordato come non siano più ammissibili “compromessi ideologici volti a ridimensionare le gravi responsabilità storiche che hanno portato ad eventi così drammatici”. Intanto è polemica per la circolare del ministero dell’Istruzione che equipara l’eccidio delle foibe alla Shoah. “Gli italiani- si legge nel documento- erano una categoria umana che si voleva annullare al pari degli ebrei in Europa”. Il ministro Patrizio Bianchi è costretto a correggere: “E’ un errore paragonare le tragedie, si genera solo altro dolore”.

CALANO RICOVERI E CONTAGI, COSTA: “AVANTI CON RIAPERTURE”

Calano i contagi, giù del 28%, diminuiscono i ricoveri, ma non ancora i decessi. Il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe fotografa un’Italia in uscita dalla pandemia. “Siamo nella fase discendente della quarta ondata- spiega il presidente Nino Cartabellotta- i dati legittimano un cauto ottimismo finalizzato al graduale allentamento delle misure”. “Avanti con le riaperture”, assicura il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che parla di un allentamento del green pass già a marzo. Dal rapporto Gimbe si osserva la minore difficoltà degli ospedali. L’occupazione dei posti letto scende del 7,7%. Le terapie intensive dell’11,2%. Restano costanti invece i morti. Frenano i vaccini: l’85,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e l’82% ha completato il ciclo vaccinale, ma 7 milioni di persone non hanno ancora ricevuto nemmeno una somministrazione.

M5S, GRILLO A ROMA PER RICUCIRE STRAPPO INTERNO

Il Movimento Cinquestelle torna ad aggrapparsi a Beppe Grillo. L’arrivo del fondatore a Roma è atteso da tutto il partito, a partire da Giuseppe Conte, travolto dall’ordinanza del tribunale di Napoli che ha sospeso lo statuto e decapitato i vertici grillini. A Grillo guardano tutti con curiosità e preoccupazione. In agenda gli incontri con Conte, Luigi Di Maio, Virginia Raggi e altri big del Movimento. La priorità è trovare una soluzione legale alla vicenda, mettendo così il partito al riparo da altri eventuali ricorsi di militanti scontenti. La soluzione a cui sta lavorando Grillo è un voto per nominare un nuovo comitato di garanzia e procedere così verso l’elezione del presidente. Per procedere spedito, però, il garante del Movimento rischia di dover ricorrere alla piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio, da cui aveva divorziato mesi fa.


CASO OPEN, SCONTRO TRA RENZI E ANM

E’ scontro frontale tra l’Associazione nazionale magistrati e Matteo Renzi. Il casus belli è la sua denuncia penale presentata nei confronti dei pm fiorentini che nell’inchiesta sulla Fondazione Open hanno chiesto il rinvio a giudizio per il leader di Italia Viva e tutti gli indagati. “Delegittima i pm- è l’attacco dell’Anm all’ex premier- screditati soltanto per aver esercitato il loro ruolo”. Renzi replica subito dalle frequenze di Radio Leopolda. “La mia vita è stata scardinata con un dolore personale e familiare e l’Anm è rimasta in silenzio. Prima che diventassi premier eravamo una famiglia rispettabile, ora sembriamo un’associazione di gangster”. Renzi giura di essere “innocente”, assicura che “questa vicenda finirà con un buco nell’acqua” e annuncia per il 5 aprile, dopo la sentenza del Gup, un libro con tutta la sua verità.

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