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‘Il Battesimo dell’Etna”, a Catania il progetto che educa al rispetto dell’ambiente

Miti e leggende dell'Etna, inquinamento, azioni a contrasto dei cambiamenti climatici, sono alcuni degli argomenti trattati

Pubblicato:10-02-2022 14:52
Ultimo aggiornamento:11-02-2022 09:00

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PALERMO – Si chiama “Il Battesimo dell’Etna” ed è il progetto Acli Catania rivolto alle scolaresche che ha preso il via in questi giorni, all’istituto comprensivo ‘Salvatore Casella’ di Pedara (Catania), diretto dal dirigente scolastico Fabio Fidotta.

Realizzata con il contributo del dipartimento per le Politiche della Famiglia e con il patrocinio del Comune di Pedara, l’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto e alla cura dell’ambiente e delle bellezze, talvolta dimenticate, del territorio. A partecipare al primo degli incontri con il laboratorio di educazione ambientale sono stati tutti cento alunni e alunne di II media, riuniti nella sala polivalente dell’istituto etneo. Miti, leggende connesse all’ Etna, inquinamento, azioni a contrasto dei cambiamenti climatici, sono stati alcuni degli argomenti trattati durante l’incontro.

“Affermare una nuova cultura della valorizzazione del territorio – dichiara il presidente Acli Catania, Ignazio Maugeri – responsabilizzando i ragazzi alle problematiche ambientali è un dovere di noi adulti. L’Etna, l’ambiente che molto spesso maltrattiamo, è un luogo non solo fisico, ma anche sociale e culturale, da rispettare e tutelare. Le generazioni future hanno il diritto di vivere in un ambiente che sia metafora di condivisione e il dovere di rispettarlo come luogo di vita”.

‘Il Battesimo dell’Etna’ intende, infatti, condurre i ragazzi ad acquisire piena consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente, partendo dalla conoscenza del territorio e delle problematiche connesse ad un suo uso non sostenibile. “La scuola – spiega la professoressa referente del progetto, Maria Stella Bolignano – è da sempre attenta a sensibilizzare i ragazzi ai temi correlati al rispetto dell’ambiente, anche attraverso l’educazione civica. Noi docenti stiamo affrontando in base agli argomenti curriculari gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il dirigente scolastico tiene tantissimo anche al service learning: ad un apprendimento degli studenti al servizio della comunità e tra i diversi progetti in essere, tra cui la piantumazione di 150 piantine al Parco Monte Troina e la partecipazione ad un Pon per la creazione di un orto didattico”.

I ragazzi hanno seguito con entusiasmo il primo appuntamento: “Sono stati compartecipi e curiosi, – commenta la psicologa dell’età evolutiva Tiziana Finocchiaro che, insieme alla collega Valeria Tomarchio, ha tenuto l’incontro – mi ha colpito in positivo la loro voglia di conoscenza. Motivare, incentivare e rendere consapevoli gli adolescenti sulla tutela ambientale e sul rispetto del territorio è fondamentale per attuare comportamenti responsabili nei confronti della natura rafforzando il senso di appartenenza ai luoghi in cui viviamo”.


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