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Verso riapertura impianti sci, l’esperto: “Ecco come prevenire gli infortuni”

"Gli allenamenti modificati dall pandemia causano stress da sovraccarico"

Pubblicato:10-02-2021 16:54
Ultimo aggiornamento:10-02-2021 18:31
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ROMA – “Lo sci è dall’inizio del 2020 che non viene praticato dalle persone comuni. Le stesse persone, quando si ripresenteranno sulle nevi, dovranno ricreare le situazioni ottimali per riprendere l’attività ludica e amatoriale. Sarà necessario fare una ‘pre-settimana bianca‘, con allenamenti per la muscolatura e la flessibilità delle articolazioni. Anche la tecnica individuale può essere arrugginita e quindi, nelle prime discese, bisogna stare attenti e curare al meglio la tecnica del gesto sportivo”. Lo dichiara alla Dire Andrea Piazze, presidente nazionale del Gis Sport-Aifi (Gruppo di interesse specialistico in fisioterapia Sportiva dell’Associazione italiana di fisioterapia), fornendo consigli agli amanti della neve in vista della possibile riapertura degli impianti sciistici. “Un infortunio- spiega l’esperto- spesso è causato dalla velocità, dalla spericolatezza o dalle condizioni climatiche, e un gesto tecnico di qualità può prevenirlo. Bisogna fare sempre attenzione- conclude- e garantire sicurezza sulle piste”.

PIAZZE (GIS SPORT-AIFI): “SESSANTA GIORNI PER RECUPERO INFORTUNIO SOFIA GOGGIA

“La frattura composta del piatto tibiale della sciatrice azzurra Sofia Goggia prevede un tempo di recupero organico che va dai 45 ai 60 giorni. Sicuramente l’atleta ha una base di partenza ottima dal punto di vista di quantità di allenamento e qualità della muscolatura interessata. Oltretutto, ha approfittato dello stop per rimuovere una placca-vite all’arto superiore, al radio. In questo periodo dovrà lavorare per il mantenimento delle sue performance aerobiche, anaerobiche e la muscolatura”, spiega Piazze affrontando il tema dell’infortunio dell’atleta azzurra, costretta a saltare i Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo. Più in generale, “lo sci alpino e gli sport invernali in genere- prosegue Piazze- hanno nella traumatologia diretta il loro spauracchio maggiore. Si possono presentare problematiche di infortunio traumatico per le articolazioni e le ossa. Inoltre- conclude l’esperto- si può verificare uno stress da sovraccarico, dovuto dal fatto che gli atleti hanno raggiunto la kermesse mondiale con gli allenamenti condizionati e modificati dalle restrizioni dell’ultimo periodo per l’emergenza Covid”.

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