
CESENA – Contro lo stress da Covid potrebbe aiutare una seduta di circa 40 minuti di rilassamento, immersi tra immagini di paesaggi e un sottofondo musicale. È il trattamento che Ausl Romagna, in collaborazione con la facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, sta testando per valutare l’efficacia di un protocollo per lenire sintomi ansioso-depressivi, insonnia, irrequietezza. “Consapevoli che la pandemia da Coronavirus, che ormai imperversa nella nostra nazione da circa un anno, abbia potuto generare conseguenze psicologiche nelle persone direttamente o indirettamente coinvolte- spiega infatti una nota dell’azienda sanitaria- l’Ausl Romagna, in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, ha progettato una ricerca finalizzata a testare l’efficacia di un protocollo di rilassamento associato a Neurofeedback”. Proprio il Neurofeedback Training, come spiega la dottoressa Rosa Sant’Angelo, psichiatra presso l’ospedale di Cesena. sta divenendo uno dei più importanti approcci terapeutici in psicologia, neurologia e neuropsichiatria infantile: “È una metodica efficace, non invasiva, integrativa o alternativa all’uso di psicofarmaci, priva di effetti collaterali”.
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Il trattamento proposto nello studio si terrà nei locali del Day-service del Servizio Psichiatrico diagnosi e cura dell’Ospedale Bufalini di Cesena ed è rivolto a cittadini adulti che vorranno aderire. “Consisterà in un protocollo di rilassamento della durata di 40 minuti- spiega Sant’Angelo- da svolgersi due volte a settimana per quattro settimane“. In particolare, la persona verrà fatta accomodare su una poltrona comoda e vedrà su uno schermo immagini di paesaggi accompagnate da suoni e musiche rilassanti.
Durante la seduta di trattamento saranno monitorati le onde Eeg, il battito cardiaco e la conduttanza cutanea della persona. Chi deciderà di partecipare, dovrà compilare una scheda con domande relative allo stato socio – anagrafico, di salute ed alla qualità di vita. Potrà accedere al questionario cliccando sul link e verrà successivamente contattato per un appuntamento e, se disponibile, sarà fatta la prima seduta di rilevazione dei parametri neurofisiologici e di rilassamento. “Le informazioni che forniranno le persone disponibili- spiega infine Sant’Angelo- aiuteranno i ricercatori a comprendere meglio le attuali problematiche stress-correlate permettendo di programmare future ricerche e di pianificare i servizi di assistenza sanitaria”.
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