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M5S spaccato sulle regionali, ma i magnifici tre (Fico, Spadafora e Patuanelli) vogliono allearsi col centrosinistra

L'editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:10-02-2020 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:58

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ROMA – Battaglia in corso dentro il M5S. In questi minuti i parlamentari della Liguria stanno incontrando il reggente Vito Crimi e il facilitatore Danilo Toninelli, per sbrogliare la matassa alleanza col centrosinistra.

L’ex capo politico, Luigi Di Maio, mastica amaro dopo il ridimensionamento delle scorse ore. Aveva chiamato il popolo dei ‘grillini’ a protestare davanti al Senato contro la maggioranza di Governo che mette in discussione le riforme ‘grilline’, dai vitalizi alla giustizia fino al reddito di cittadinanza.

Una mossa che aveva fatto arrabbiare, e non poco gli alleati: «Di Maio che fa, lui ministro degli Esteri chiama alla rivolta contro il Governo di cui fa parte?». Così, alla fine, la manifestazione si farà, ma lontana dal Senato e riguarderà soltanto i vitalizi.


A quanto si apprende sul tema cruciale delle prossime regionali, soprattutto in Liguria e Campania, i vertici nazionali stanno spingendo per arrivare comunque ad allearsi col centrosinistra. Visto quanto accaduto sui territori, con assemblee gestite da capi fazione che, puntando sul loro particolare e non curandosi del risultato e della prospettiva politica nazionale, si battono contro tutti e tutto, si cercherà di tenerli lontani dalla decisione finale. Questa sarà presa a livello nazionale senza voti sulla piattaforma Rousseau.

Se così sarà nelle sei regioni chiamate al voto ci sarà vera battaglia e il centrosinistra allargato al M5S potrebbe riportare buoni risultati. Anche sfruttando i contrasti che stanno emergendo nel centrodestra. La Lega deve per forza sbarcare al Sud con un suo presidente, per dare il segnale che il progetto nazionale funziona. Il fatto è che i candidati presidenti al Sud sono in quota Forza Italia (Caldoro in Campania) e Fratelli d’Italia (Fitto in Puglia) e i leader interessati non sono assolutamente disposti a mollarli.

Che farà Salvini? Scenderà nelle piazze a favore di Fitto e Caldoro? Pochi ci credono. Ma se la Lega si fermerà di nuovo a Nord, allora anche la linea politica del Capitano verrà messa in discussione.

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