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Napolitano: “I parlamentari dovrebbero lavorare di più, 30-40 ore non bastano”

[caption id="attachment_6068" align="aligncenter" width="974"] G. Napolitano[/caption] Deputati e senatori dovrebbero lavorare

Pubblicato:10-02-2016 15:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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G. Napolitano

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Deputati e senatori dovrebbero lavorare di più. Perché le “30-40 ore” che ogni settimana dedicano alla vita parlamentare non bastano: non sono sufficienti a dedicare uno “spazio serio e decente al lavoro delle commissioni”. E’ l’invito del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto nella riunione delle commissioni Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato in corso a Montecitorio. In occasione dell’audizione del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sugli sviluppi del processo di integrazione europea, i commissari ascoltano il titolare della Farnesina parlare anche della morte di Giulio Regeni e dei migranti. La seduta è cominciata con oltre mezz’ora di ritardo perché i deputati erano impegnati nel voto di fiducia al governo e i senatori alle 16.30 dovranno essere di nuovo a palazzo Madama perché ricomincia l’aula, che ha all’ordine del giorno le unioni civili.

Dopo l’intervento di Gentiloni, il primo a prendere la parola è Napolitano. Il suo tono è fermo e duro: “E’ un grave fattore di decadenza istituzionale e parlamentare essere costretti a riunirci negli spiccioli di tempo che si salvano dai lavori d’aula nel mattino e nel pomeriggio. Al Senato tra poco c’è una seduta molto importante”. Napolitano si rivolge quindi ai presidenti delle Camere, invitandoli a un nuovo tentativo di persuasione, nonostante siano stati già più volte “respinti”. Napolitano chiede loro di “provare a convincere i rappresentanti dei gruppi parlamentari a spendere qualcosa in più delle 30-40 ore settimanali che dedicano ai lavori parlamentari”, per dare così “uno spazio più serio e decente al lavoro delle commissioni, che sono il fulcro della vita del Parlamento da decenni“.


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