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Nucleare, Galletti: “Voci sul Deposito false, prima intesa con le Regioni”

"Non si possono considerare attendibili" le

Pubblicato:10-02-2016 14:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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deposito scorie nucleari

Non si possono considerare attendibilile anticipazioni circolate su una eventuale collocazione del deposito nazionale per i rifiuti nucleari che comunque sarà decisa da un “processo normativo” che “non attribuisce ai ministeri alcuna discrezionalità”: piuttosto si verificherà “la ricerca di un’intesa con le Regioni interessate” ed “è in questa sede che si potranno fare valere tutte le legittime istanze”. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, lo dice rispondendo nel corso del Question time a un’interrogazione centrata proprio sulla localizzazione del deposito, ricordando che “le strutture ministeriali interessate hanno svolto in questi mesi un’intensa attività istruttoria”.

Il rilascio del nulla-osta alla Sogin per la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee- Cnapi però “rappresenterà soltanto il momento di avvio, e non di conclusione, della lunga procedura caratterizzata da ampie fasi di consultazione pubblica– avverte Galletti- nella quale verranno coinvolti regioni ed enti locali interessati, cittadini e comunità scientifiche, che porterà prima ad individuare alcune aree idonee ad ospitare il deposito nazionale e solo dopo ad individuare il sito”. “Questo processo normativo non attribuisce ai ministeri alcuna discrezionalità in ordine all’inclusione o esclusione pregiudiziale di specifiche aree fra quelle da prendere in considerazione per l’individuazione del sito”, prosegue Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente. regolate dal decreto legislativo n. 31/2010 che “ha previsto specifici passaggi per la progressiva selezione dei siti che includono una consultazione pubblica quale sede di osservazioni e proposte da parte di Regioni, Enti locali e di soggetti portatori di interessi qualificati, la promozione di un Seminario nazionale, una Valutazione di impatto ambientale, la possibilità di candidature da parte di singoli territori e la ricerca di un’intesa con le Regioni interessate”. E’ in questa sede, conclude Galletti, “che si potranno far valere tutte le legittime istanze, anche attraverso la formale interlocuzione con gli enti territoriali specificamente interessati”.


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