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ROMA – “Un tumore cerebrale preesistente ed una infezione da polmonite batterica che lo hanno portato all’arresto cardiaco”. Sono queste, secondo la “Direzione questioni sanitarie” del Mar Rosso, le cause del decesso di Mattia Cossettini, il bambino di 9 anni di Tricesimo (Udine) morto a Marsa Alam, in Egitto, dove era in vacanza con la famiglia.
La Direzione, in un post su Facebook, ha spiegato che il decesso è stato dovuto a “complicanze di un tumore al cervello, di cui ha sofferto prima di arrivare in Egitto, insieme a un’infezione da polmonite batterica, che ha portato ad un arresto cardiaco”, indicando che il bambino è arrivato in ospedale “completamente privo di sensi ed è morto clinicamente”, e che prima di entrare in ospedale soffriva di “frequenti vomito e forte mal di testa”, mentre i crampi sarebbero iniziati un giorno prima di essere ricoverato.
La Direzione ha aggiunto che il rapporto dell’ospedale afferma che il bambino “è stato sottoposto a una
Tac, che ha rivelato un’emorragia cerebrale dovuta al tumore” e che sono stati “prelevati liquidi raccolti dalla trachea”, quindi “la via dell’ossigeno è stata aperta ai polmoni e diversi sono stati i tentativi di rianimare il cuore, ma senza risposta”.
Mattia era svenuto durante un’escursione in barca ed era stato portato dal medico del resort che lo aveva curato per un colpo di calore. Poche ore dopo, però, le sue condizioni sono peggiorate e i suoi genitori hanno deciso di portarlo in un ospedale locale, dove è morto poco dopo il suo arrivo. Le autorità locali, intanto, hanno aperto un’indagine sul caso per determinare gli eventuali ritardi nella diagnosi e nel trattamento.
(nella foto di apertura, a sx, il bambino e il padre, immagine presa da Corriere.it)
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