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Nel 2022 è tornata a crescere la voglia di cinema negli italiani. A trainare Avatar 2

Cinetel rivela i numeri del settore: prevale il segno positivo, ma sono ancora lontane le cifre pre-Covid

Pubblicato:10-01-2023 16:26
Ultimo aggiornamento:10-01-2023 16:29

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ROMA – Nel 2022 la voglia di cinema è tornata a crescere negli italiani, ma la strada per tornare ai livelli pre pandemia è ancora lunga. A dirlo sono i dati sull’andamento del settore nell’anno appena concluso rivelati da Cinetel.

Numeri che danno speranza, ma che “non sono ancora in linea con quelli pre-pandemia”, come spiega il presidente di Cinetel e direttore generale di Anec Simone Gialdini. L’andamento mensile del 2022 è stato fortemente condizionato, soprattutto nella prima parte dell’anno, dall’emergenza sanitaria che – oltre ad imporre restrizioni alla presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) – ha determinato lo slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel resto del mondo.

UN’INVERSIONE DI TENDENZA MA SIAMO LONTANI DAL PERIODO PRE-COVID

In totale sono stati incassati 306.622.567 euro, per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891. Rispetto al 2021 si è registrato un + 81% per quanto riguarda gli incassi e un + 79,6 per le presenze. Forbice che è meno ampia se si paragona il 2022 all’anno dello scoppio della pandemia: rispetto al 2020, i numeri si attestano, rispettivamente, a un +68% e un +58.3. Numeri ancora lontani dal periodo 2017-2019, il calo è del 48,2% per gli incassi e del 51,6% per le presenze.


AVATAR 2′ IL FILM PIÙ VISTO. TRA GLI ITALIANI VINCE ‘LA STRANEZZA

A trainare la ripartenza è stata l’uscita del sequel di ‘Avatar’, ‘La via dell’acqua’. Il film di James Cameron risulta, infatti, il più visto dell’anno. Seguono pellicole come ‘Minions 2’, ‘Doctor Strange nel multiverso della follia’ e ‘Top Gun: Maverick’.

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Anche il cinema italiano, però, ha fatto la sua parte. La prima produzione nostrana più vista è ‘La stranezza’ di Roberto Andò con Toni Servillo e Salvatore Ficarra. Bene anche ‘Il grande giorno’ di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo e ‘Me contro te il film – Persi nel tempo’.

In totale, come sottolinea Gialdini, l’impatto del cinema italiano sui ritorni in sala si attesta al 19,7% per gli incassi e al 21,2 per le presenze. Il picco di crescita delle nostre produzioni si è registrato nel periodo autunnale. L’impatto del cinema statunitense sul box office è, invece, del 58,5%, con un +82,7% rispetto allo scorso anno.

AL CINEMA VANNO I GIOVANI

In generale, sono stati i giovani a frequentare maggiormente le sale cinematografiche. I ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 24 anni hanno fatto registrare il maggior numero di ingressi in 51 settimane. È stato un anno dinamico anche per la fascia 25-34. Hanno faticato e faticano a ritornare al cinema, invece, gli over 50.

L’inversione di tendenza, insomma, c’è, di pari passo con le aspettative per i mesi che verranno. Nel 2022, “hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi dell’anno- assicura Gialdini- tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del box office e un autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai listini forti dei mesi primavera-estate”.

IL 2023 SARÀ UN ANNO PIENO DI GRANDI TITOLI

È d’accordo Luigi Lonigro, presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici di Anica e direttore di 01 Distribution: “Il 2023 si presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in fortissima crescita rispetto al 2022″.

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“Abbiamo davanti una grandissima sfida. I dati del 2022 non sono minimamente accettabili per la nostra industria, il nostro obiettivo è quello di correre e tornare il prima possibile a un livello di mercato vicino a quello che era prima della pandemia. La velocità con cui riusciremo a raggiungerlo è vitale per noi distributori, ma soprattutto per la sala cinematografica”, dichiara Massimo Proietti, deputy managing director di Universal.

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“Salutiamo il 23 con uno spirito di ottimismo prudente perché sappiamo bene che ci vorrà per tornare ai livelli pre-pandemia”, assicura il presidente di Anica Francesco Rutelli. “Credo- continua- che la spinta da dare alla fruizione delle sale dipenda dalla forza dei prodotti e l’inizio positivo del 2023 abbia dimostrato come l’attenzione verso la pluralità e l’originalità dei prodotti può portare a una nuova grande stagione di cinema nelle sale“. L’augurio è di “continuare a lavorare insieme per il bene di un’industria che è integrata e fondamentale per il nostro paese, per la sua autorevolezza nel mondo e per un rapporto popolare con il pubblico che non si spegne e non si spegnerà mai“.

NUOVI METODI DI RICERCA

Nel corso del 2023 Cinetel lancerà una serie di nuovi prodotti e servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi due progetti, Cinetelpro e Cinexpert, verranno rilasciati già nel mese di gennaio.

Cinetelpro è il nuovo gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione dell’intera base dati di Cinetel. Il nuovo portale permette una capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse esigenze degli operatori del mercato.

Il monitoraggio settimanale di Cinexpert ha lo scopo invece di profilare nel dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa, integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori con dati qualitativi.

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