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Valente (Pd): “Recovery Plan occasione storica per le donne”

Lo scrive la senatrice del Pd, presidente della Commissione Femminicidio, in un intervento su Alley Oop del Sole 24 ore

Pubblicato:10-01-2021 14:54
Ultimo aggiornamento:10-01-2021 14:54
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ROMA – “Non nascondiamoci una verità: con il Recovery Fund l’Italia è a un bivio e più degli uomini lo sono le donne, le ragazze, le bambine che in questo Paese vivono e anche quelle che non sono ancora nate. Quei 209 miliardi che l’Unione europea stanzierà rappresentano un’occasione storica irripetibile per superare la prima delle disparità, il divario di genere. Il Pnnr del governo Conte è perciò fondamentale per evitare che la ricostruzione sia il rafforzamento dello status quo ante pandemia da Coronavirus. E’ anche per questo che il governo Conte deve proseguire, rilanciando politicamente le ragioni per le quali è nato e per le quali sta operando e che una crisi ora sarebbe da irresponsabili e incomprensibile agli occhi delle cittadine e dei cittadini italiani”. Lo scrive la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, in un intervento su Alley Oop del Sole 24 ore.

“Come Pd – prosegue Valente – abbiamo ottenuto che le pari opportunità non siano considerate una missione, ma un obiettivo trasversale, nell’ottica del gender mainstreaming e dell’empowerment femminile e che ci siano più investimenti e non solo bonus e incentivi. E’ un importante cambio di prospettiva e il passaggio parlamentare potrà rafforzare questo aspetto. La decisione di puntare sull’occupazione femminile e sugli asili nido è già una scelta contenuta nella legge di bilancio e nel Piano. Ora bisogna avere più coraggio: investire sulle infrastrutture sociali, passare dalla conciliazione alla condivisione, riconoscere il valore sociale della maternità, garantire la possibilità di carriera, far uscire dalle case il lavoro domestico e di cura, aprire alle bambine le porte delle lauree Stem, superare i gap salariali e pensionistici e investire sulle donne non come un insieme indistinto, ma nei settori più innovativi e con interventi declinati per fasce d’età e ambiti territoriali”.


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