NEWS:

Miozzo: “Cts lavora per rientro. Ragazzi a scuola, no in capanna Dad”

Intervento a cura di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico

Pubblicato:10-01-2021 13:50
Ultimo aggiornamento:10-01-2021 14:00
Autore:

agostino miozzo
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’Espresso uscito questa settimana riporta un bell’articolo di Carlo Tecce sulla Didattica a Distanza, con una importante intervista al Dottor Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Non posso che condividere tutto ciò che è riportato nell’articolo, ma mi corre l’obbligo di riprendere un punto nel quale l’autore cita il CTS che ho l’onore di coordinare, dove sostiene che il Comitato Tecnico Scientifico condivide la priorità della ripartenza della scuola ma “….il CTS annuisce, il Governo pure, ma soltanto per la capienza degli autobus si è discusso senza esiti per mesi”. Ritengo utile a questo proposito ricordare che il CTS ha discusso in 60 sedute del Comitato (sulle 143 ad oggi tenute dal giorno della sua costituzione, il 7 febbraio 2020) sul tema scuola. In queste riunioni si è discusso di tutti i possibili temi relativi al “rischio scuola”, che comprendono questioni squisitamente sanitarie, di riorganizzazione dell’assetto logistico degli spazi, di sanificazione degli ambienti, dei trasporti, dell’uso delle protezioni individuali, degli spazi ricreativi e ludici, delle mense e di altri temi che interessano l’intera vita dello studente e dei lavoratori della scuola.

Non ci si è limitati pertanto ad affrontare la questione trasporti, ma si è sempre dibattuto sul tema generale del rientro a scuola in presenza ed in sicurezza. Singoli membri del CTS hanno poi sostenuto, al di fuori delle riunioni del Comitato, posizioni di totale sostegno alla necessità del rientro a scuola e della criticità rappresentate dalla DAD. Per ultimo e per rendere competa l’informazione relativa al ruolo del CTS è doveroso dire che soluzioni adeguate alle esigenze sono state trovate grazie al lavoro dei tavoli coordinati dai prefetti, tavoli fortemente sollecitati dal Comitato Tecnico Scientifico che hanno dato importanti risultati che vengono oggi a risolvere criticità antiche relative al complesso funzionamento del mondo scolastico.

Per concludere vorrei sottolineare, riprendendo un titolo dell’articolo che ho citato “….ma da marzo l’istituzione scolastica è stata sempre più spinta ad arrendersi” che da parte dei membri del CTS non c’è stata alcuna resa, ma abbiamo continuato, e posso assicurare che continueremo, a sostenere la assoluta necessità che i nostri ragazzi tornino alla normalità di frequenza del loro ambiente naturale che sono le aule scolastiche e non la capanna della DAD!


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it