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Governo, Renzi: “Premier sprezzante, errore politico la conta in Aula”

"Più che farlo cadere, vorrei vederlo muovere. Il Governo è immobile: si vive di rinvio in rinvio", dice il leader di Italia Viva

Pubblicato:10-01-2021 11:15
Ultimo aggiornamento:11-01-2021 08:42

matteo renzi giuseppe conte
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ROMA – “Più che farlo cadere, vorrei vederlo muovere. Il Governo è immobile: si vive di rinvio in rinvio. Vogliamo sciogliere i tanti nodi aperti, dalle infrastrutture ai soldi per la sanità. Vogliamo chiarezza su scuola, cultura, lavoro. Questo abbiamo chiesto al premier con lettere, sms, documenti, riunioni. La risposta è stata sprezzante e sorprendente: ci vedremo in Parlamento, ha detto Conte. Evidentemente è già convinto di avere i voti in Aula, forse di Forza Italia: mi sembra un errore politico e un azzardo numerico. Ma auguri a lui e all’Italia”. Cosi’, in un’intervista a ‘La Repubblica’, Matteo Renzi.

I numeri per sostituire Italia viva in Senato non ci sono? Renzi risponde: “È più facile che Salvini ne rubi altri tre al M5S che il contrario. Conosco le aule parlamentari, io”.

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‘Rumors’ di palazzo dicono che il leader Iv, non risponda nemmeno al telefono a Conte. Lui smentisce: “Se non fosse inelegante le mostrerei i messaggi. Palazzo Chigi cerca di buttarla sul personale, dicendo che è un problema di rapporti. Magari fosse una questione di relazione umana: la verità è che noi facciamo proposte politiche e cadono nel vuoto“. Quanto all’apertura di ieri del premier via Facebook a Italia Viva, Renzi osserva: “Quando la smetterà di scrivere post retorici e inizierà a confrontarsi sui temi di merito facendo davvero politica, ci troverà a fare l’interesse dell’Italia e degli italiani. Basta che faccia presto, perché non c’è più tempo”.

Nell’intervista a ‘La Repubblica’, Matteo Renzi aggiunge: “La situazione in Italia è gravissima. Abbiamo più morti degli altri. Un crollo del Pil più rilevante degli altri. Abbiamo le scuole chiuse da più tempo degli altri. Abbiamo un debito pubblico tra i più alti al mondo. Davanti a tutto questo bisogna decidere se la politica ha un senso o no. Se bastano Facebook, i sondaggi, le dirette senza contraddittorio, i Dpcm settimanali, allora va bene così, togliamo il disturbo noi. Se serve la politica bisogna studiare, riflettere, proporre, criticare, costruire. Chi chiede di guardare alla popolarità per scegliere la leadership dimostra che il Grande fratello ha già vinto”.

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E sulle ipotesi di un ministero di peso per Italia Viva, Renzi taglia corto: “No. Né per me, né per i miei. Se pensano di comprarci sappiano che noi le poltrone le lasciamo, non le chiediamo. Se Conte è certo di avere la squadra migliore del mondo, come dice, buon lavoro. Per ora i risultati non sembrano mostrarlo ma siamo patrioti e facciamo sempre il tifo per il Paese. Anche senza ministre. Non vogliono- conclude- affrontare i problemi veri a cominciare dal vaccino da dare agli insegnanti per riaprire le scuole o sulle infrastrutture da sbloccare per creare posti di lavoro. Ma bisogna correre. Correre. Correre. Noi chiediamo una guida politica, una visione Paese, un sogno per i prossimi vent’anni, non un incubo da rinnovare settimanalmente magari giocando sulla comprensibile paura della maggioranza degli italiani. Se siamo in emergenza non è perché c’è stata troppa politica in questi mesi, ma al contrario perché ce n’è stata poca. Noi vogliamo la politica, altri vogliono il populismo“.

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