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Scritte e insulti social contro Salvini in Emilia-Romagna, Crimi: “Indagini in corso”

Il sottosegretario all'Interno Vito Crimi ha fatto il punto su una serie di denunce relative a episodi successi di recente durante la campagna per le regionali in Emilia-Romagna

Pubblicato:10-01-2020 16:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:50

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BOLOGNA – Sono in corso le indagini per trovare chi, in queste settimane di campagna elettorale in Emilia-Romagna, si è reso protagonista di minacce all’indirizzo di Matteo Salvini e della Lega. E chi è stato identificato, è già stato denunciato. Lo afferma il sottosegretario all’Interno, Vito Crimi, che ieri in commissione alla Camera ha risposto così all’interrogazione del deputato del Carroccio Igor Iezzi.

“Dall’inizio della campagna elettorale per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna- spiega Crimi- si sono registrati episodi, concretizzatisi in scritte murali, manifesti o messaggi su social network, dal contenuto ingiurioso o minaccioso nei confronti della Lega, per lo più riconducibili a componenti antagoniste e anarchiche”.

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Cesenatico

Nei casi in cui “sono emersi profili penalmente rilevanti- sottolinea il sottosegretario- l’autorità giudiziaria è stata debitamente informata da parte delle forze di polizia e, laddove identificati, gli autori sono stati denunciati”. Quanto alle minacce ricevute da Salvini sui social in occasione di un’iniziativa elettorale a Cesenatico il 5 gennaio scorso, “poi regolarmente svoltosi- precisa Crimi- informo che la Polizia di Stato sta svolgendo indagini per identificarne l’autore”. In quest’occasione, su Twitter era apparso un post delirante in cui qualcuno diceva di avere una pistola pronta da usare contro Salvini.

Ferrara

Allo stesso modo, afferma il sottosegretario, “sono in corso indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti” rispetto alla lite accesa dagli insulti lanciati da “due giovani senza fissa dimora” il 24 dicembre scorso a Ferrara in occasione di una raccolta firme della Lega.

Proprio domani Salvini tornerà in Romagna nel corso del suo tour elettorale, che prevede tra l’altro una tappa in piazza a Imola, un incontro privato con la comunità di San Patrignano e una visita al museo ‘Marco Simoncelli’ di Coriano, nel riminese.

Bologna

Crimi parla anche delle scritte contro Salvini e il Sap comparse sui muri del teatro Antoniano di Bologna il 5 gennaio scorso, alla vigilia dell’iniziativa ‘La Befana del poliziotto’ organizzata dal sindacato di polizia, a cui ha partecipato anche il leader leghista. “La Questura ha chiesto al Comune di provvedere alla rimozione delle stesse scritte- racconta il sottosegretario- che tuttavia sono state ripulite dagli stessi organizzatori dell’evento”. L’evento, a cui Salvini è stato contestato, si è comunque “concluso senza nessuna turbativa o problemi per l’ordine pubblico”, afferma Crimi, che poi assicura l’impegno “costante” del ministero dell’Interno “a garantire il pluralismo delle idee e il rispetto delle posizioni di ciascuno.

Anche in relazione alla campagna elettorale in corso- aggiunge il sottosegretario- sono stati dunque predisposti gli opportuni servizi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, volti a garantire il sereno svolgimento della competizione elettorale. E in tale contesto assicuro che il livello di attenzione resta sempre elevato“.

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La Lega attacca: “Episodi gravi, in Emilia-Romagna situazione allarmante”

La risposta di Crimi non soddisfa però la Lega. Secondo Iezzi, infatti, nelle parole del sottosegretario è “ravvisabile l’intento di sminuire la gravità dei fatti stessi. Il tentativo di impedire ai cittadini di partecipare alla raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali comporta un vero e proprio vulnus alla vita democratica”, a cui si aggiungono “i casi di aggressione nei confronti di candidati della Lega”. Secondo il deputato del Carroccio, dunque, in Emilia-Romagna la situazione è “allarmante e meritevole di maggiore attenzione da parte del ministero dell’Interno, anche al fine di garantire il regolare svolgimento della campagna elettorale in corso, che si avvia alla fase conclusiva”.

(L’immagine dell’articolo è d’archivio)

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