NEWS:

Taiwan domani al voto, favorita la candidata anti-Pechino

Da quando ha preso le redini della Repubblica, l'esponente del Dpp lavora per arginare l'influenza di Pechino, che considera Taiwan una provincia separatista

Pubblicato:10-01-2020 14:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:50

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Domani gli elettori di Taiwan sceglieranno il proprio presidente in una lista di tre candidati: la presidente uscente Tsai Ing-wen, del Partito democratico progressista (Dpp), e gli oppositori Han Kuo-yu, dello storico partito di centrodestra Kuomintang, e James Soong, dei liberali di Prima il popolo (Pf).

Stando a fonti di stampa concordanti, Ing-wen, la prima presidente donna del Paese, e’ largamente favorita.

Da quando ha preso le redini della Repubblica, l’esponente del Dpp lavora per arginare l’influenza di Pechino, che considera Taiwan una provincia separatista e punta ad annetterla entro il 2050, come ha detto il presidente Xi Jinping.


Taiwan, anche se non e’ riconosciuto da Paesi come Francia, Russia, Stati Uniti e Regno Unito, e’ uno Stato de facto con un proprio esercito, una Costituzione e intrattiene relazioni e accordi commerciali col resto del mondo.

Da quando Pechino ha rafforzato la sua leadership economica a livello internazionale, aprendosi ai mercati, Taiwan ha perso pero’ il valore di “enclave capitalista” sostenuta dai governi occidentali e, come evidenzia la rivista Time, risulta ora piu’ vulnerabile alle mire della Cina continentale.

Per questo la campagna elettorale sarebbe stata caratterizzata dalla diffusione di numerose fake news, diffuse proprio dalla Repubblica popolare cinese per screditare Tsai Ing-wen: ne e’ convinto il Taiwan Fact Checking Center, che lotta per contrastare false informazioni e finte dichiarazioni atte a cambiare l’esito delle presidenziali. Secondo l’organizzazione, le bufale sarebbero diffuse in particolare sulle piattaforme social come Facebook, Twitter e Youtube.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it