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ROMA – Andrà in onda negli Stati Uniti su Fox dal prossimo 17 gennaio e in Italia dal 19 gennaio “The Assassination of Gianni Versace”, la seconda stagione della serie antologica American Crime Story, ideata da Ryan Murphy. A pochi giorni dalla messa in onda la famiglia del celebre stilista, sul cui omicidio è incentrata la serie ha preso le distanze dal prodotto televisivo attraverso una dichiarazione ufficiale.
In un comunicato ufficiale si legge, infatti, che “la famiglia Versace non ha autorizzato né è coinvolta in alcun modo con la serie tv sulla morte del Signor Gianni Versace. Dal momento che i Versace non hanno autorizzato il libro su cui è in parte basata la storia né hanno partecipato alla sceneggiatura, la serie dovrebbe essere considerata come un puro lavoro di finzione“.
Oggi, 10 gennaio, la famiglia Versace ha aggiornato la dichiarazione iniziale:
Come già dichiarato, la famiglia Versace non ha autorizzato nè ha avuto alcun coinvolgimento nella serie televisiva dedicata alla morte di Gianni Versace, che quindi dovrebbe essere considerata come un’opera di finzione. La casa produttrice dichiara di essersi affidata al libro di Maureen Orth, un libro pieno di gossip e speculazioni. Orth non ha mai acquisito alcuna informazione dalla famiglia Versace e non ha basi per raccontare la vita privata di Gianni Versace o degli altri membri della famiglia. Nel tentativo di creare una storia sensazionale, presenta pettegolezzi pieni di contraddizioni.
Ad esempio, Orth fa illazioni sulle condizioni mediche di Gianni, basandosi sulle dichiarazioni di una persona che afferma di aver esaminato i risultati di un test post-mortem. Orth stessa però ammette che, esaminando quel test (di dubbia esistenza), tale persona avrebbe commesso un illecito. Nelle sue clamorose dichiarazioni, ignora le informazioni fornite dai membri della famiglia Versace, che ha lavorato e vissuto a stretto contatto con lui, e per cui era a conoscenza dei fatti.
Gianni Versace era una persona coraggiosa e onesta, che si impegnava in cause umanitarie a favore degli altri. Ci rattrista vedere che tra tutti i possibili ritratti della sua vita e storia, i produttori abbiano scelto di presentare la versione falsa e distorta creata da Maureen Orth.
La famiglia Versace non fornirà ulteriori commenti sull’argomento.
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