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Atac, allarme Meleo: “Se concordato fallisce dal 27 gennaio mezzi pubblici a rischio”

Esiste il rischio concreto di blocco del servizio

Pubblicato:10-01-2018 10:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:20

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ROMA – “Se il concordato di Atac non dovesse andare a buon fine e dovesse tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria, già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio“. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Linda Meleo, intervenendo sulla commissione capitolina congiunta Mobilità-Bilancio convocata per l’analisi della delibera di proroga dell’affidamento del servizio di tpl ad Atac dal 2019 al 2021.

Per Meleo “se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale, piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”.

SLITTA OK COMMISSIONI A PROROGA 2021, GIUNTA: SENZA SARÀ BLOCCO

Slitta la prova del nove in commissione della linea della Giunta capitolina su Atac. La riunione congiunta tra Mobilità e Bilancio, alla presenza degli assessori Linda Meleo (Mobilità), Gianni Lemmetti (Bilancio) e Alessandro Gennaro (Partecipate), non è infatti arrivata ad esprimere parere in merito alla proposta di proroga dell’affidamento ad Atac Spa del servizio di trasporto pubblico locale di superficie (bus, filobus, tram) e di metropolitane (linee A, B/B1, C in costruzione), del servizio di gestione della rete delle rivendite e di commercializzazione dei titoli di viaggio, nonché del servizio di esazione e controllo dei titoli di viaggio relativi alle linee della rete periferica esternalizzata, dal 4 dicembre 2019 (data attuale di scadenza dell’affidamento) fino al 3 dicembre 2021.


Il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefano (M5S), ha infatti accolto l’appello dei consiglieri del Pd ad avere più tempo per studiare la delibera e approfondire gli atti collegati.

“Accogliamo la proposta delle opposizioni e non esprimeremo il parere oggi, lo faremo probabilmente venerdì mattina compatibilmente con i tempi d’Aula”, ha assicurato Stefano.

Una volta terminato il passaggio in commissione, entro fine mese la delibera approderà in Assemblea capitolina.

L. Meleo

MELEO: PER RISANARE ATAC DUE ANNI NON BASTANO

Questa delibera, ha spiegato Meleo, “nasce per cercare di risolvere la situazione di Atac. Nel 2017 abbiamo avviato la procedura di concordato preventivo in continuità e quando il tribunale ha dato l’ok abbiamo iniziato a lavorare al piano industriale. Per terminare questo percorso, due anni non sono un orizzonte temporale sufficiente per il risanamento aziendale: per ottenere questo obiettivo, la proroga per altri due anni è un presupposto fondamentale”. Per la legge, ha sottolineato l’assessore alla Mobilità, “mi riferisco al regolamento 1370, si può affidare in house senza obbligo di preavviso in caso di presupposti di pericolo imminente di interruzione di servizio, un rischio che si sarebbe prefigurato anche prima di dicembre 2019: se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria, già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio. Se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale, piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”. La proroga, comunque, “resta condizionata alla effettiva omologazione del piano di concordato. Questa delibera risponde esattamente ai requisiti di legge ed è importante per risanare l’azienda e per mantenere costanti livelli di servizio”.

LEMMETTI: ROMA CAPITALE DEVE GARANTIRE SERVIZIO A PRESCINDERE

In bilancio, ha precisato Lemmetti, “vengono garantiti i flussi finanziari necessari per portare a termine il piano di risanamento. Le forme di tutela in bilancio sono quelle necessarie al di là della proroga, e sono quelle che consentono a Roma Capitale di erogare il servizio, a cui siamo obbligati, e mettere in sicurezza il bilancio garantendo le risorse e l’assegnazione dei fondi per la continuità del servizio. Sarebbe un danno non procedere alla proroga e tra due anni avere un’azienda non più titolare del servizio”.

GENNARO: PROROGA NECESSARIA PER CONTINUITÀ AZIENDALE

Dal punto di vista dell’assessorato alle Partecipate, ha sottolineato Gennaro, “questa estensione è necessaria per realizzare un orizzonte temporale affinché Atac possa portare avanti azioni per il risanamento dell’azienda. Senza questa proroga sarebbe venuta meno la mancanza di continuità aziendale e non si renderebbe possibile il ripristino dell’equilibrio economico e finanziario dell’azienda. Il recupero di condizioni di economicità ed efficienza dell’azienda passa per la continuità aziendale e in assenza di questa proroga Atac dovrebbe soltanto soddisfare i creditori, invece con altri due anni a disposizione può dilazionare il debito e fare anche investimenti”.

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