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Gli imam? Vanno a lezione di Costituzione all’Università contro gli estremismi

Il corso prenderà il via a breve nel campus universitario di Ravenna

Pubblicato:10-01-2017 15:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:46

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BOLOGNA – Imam a lezione di Costituzione, all’Università, grazie ad un corso pensato per “abituare al rispetto reciproco e alla convivenza come miglior antidoto al radicalismo, all’estremismo religioso e alle intolleranze”. Le lezioni “sui diritti e doveri” della Carta stanno per partire nella sede di Giurisprudenza del Campus di Ravenna, che fa capo all’Università di Bologna. Si tratta, spiega l’Alma Mater, di un progetto finanziato dal ministero dell’Interno “per un dialogo tra religioni e culture diverse che favorisca l’integrazione”. Ad aggiudicarsi la gestione del corso è stata la Fondazione Flaminia di Ravenna, l’ente che supporta le attività dell’Università in Romagna. L’obiettivo è “promuovere l’esercizio della libertà religiosa in coerenza con i valori fondanti della società di accoglienza”, scrive l’Ateneo, spiegando che il corso è rivolto “agli imam e ai ministri di culto di altre religioni provenienti da paesi extra Unione europea e che intendono operare in Italia, per un dialogo fra religioni e culture, contribuendo alla costruzione di una convivenza sociale pacifica e nonviolenta”.

Oltre all’Ateneo di Bologna, sono coinvolte anche le Università di Calabria, Salerno, Bari, Pisa e Firenze. Questo “per mettere in campo esperti di problemi religiosi, docenti di diritto ecclesiastico, costituzionale, canonico e sociologi, coordinati dal Consorzio interuniversitario siti (Cois) che opera dal 2004 a Ravenna, per un corso il cui obiettivo è approfondire le identità culturali e religiose, abituare al rispetto reciproco e alla convivenza come miglior antidoto al radicalismo, all’estremismo religioso e alle intolleranze”.

Lo spirito del progetto si fonda sulla considerazione secondo cui “il concreto esercizio della libertà religiosa in piena autonomia confessionale e osservando i diritti e i doveri di ognuno” rappresenta “uno strumento essenziale per la costruzione della convivenza e la tolleranza reciproca”. Il corso è diretto e coordinato rispettivamente da due docenti dell’Alma Mater, Giovanni Cimbalo e Federica Botti (che è anche responsabile scientifica del Cois). I partecipanti al corso verranno informati sui principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di coscienza, libertà di disporre di edifici di culto, libero esercizio del culto, rispetto dei diversi culti e dei non credenti, libertà di celebrare i riti della propria religione e obblighi di legge da rispettare.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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