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Governo, Speranza: “Parlamento intervenga su Jobs Act, Buona Scuola e povertà”

Sui voucher: "Se non cambiano, voto Sì al referendum"

Pubblicato:10-01-2017 11:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:46

roberto-speranza
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ROMA – Intervenire in parlamento sul Jobs Act, la Buona Scuola e la lotta alla povertà. Sono queste le priorità che il leader della minoranza dem Roberto Speranza lancia questa mattina da Repubblica Tv. E avverte: “Se il testo di legge sui voucher resta cosi’ com’e’ e se il referendum sui voucher viene approvato, io voto si’“.

“Tra lo status quo e l’abrogazione, meglio l’abrogazione”, spiega Speranza che, però, spera in una soluzione diversa: “A norme vigenti sono per il si’, ma auspico un intervento del Parlamento. Capiamo o non capiamo che c’e’ un fatto eclatante? 150 milioni di voucher. Non si aspetti un solo secondo. Bisogna metter mano subito ai voucher”.


L’esponente di Sinistra Dem, però, non nasconde alcune perplessità sui quesiti referendari. In particolare, segnala Speranza, “Reintrodurre totalmente l’articolo 18 significherebbe tornare a una normativa precedente a quella del jobs act. E questo e’ complicato. Negli ultimi mesi però- aggiunge- c’e’ stata un’impennata dei licenziamenti disciplinari. E’ del tutto evidente che qualcosa non ha funzionato. Si puo’ provare a mettere mano e capire cosa non ha funzionato. Il Pd deve immediatamente intervenire in Parlamento“.

Speranza torna ancora una volta sull’esito del referendum costituzionale, sottolineando come, dal voto, sia emersa “una domanda di radicale cambiamento” che però non ha trovato risposta adeguata “nella composizione dell’attuale governo. Ora- aggiunge- l’auspicio e’ che questa discontinuita’ si veda nel merito. Per me deve vedersi nella grande questione sociale che significa lavoro, lotta alla poverta’ e scuola”.

“Il problema- prosegue ancora Speranza- non e’ quanto dura il governo ma cosa fa il governo. Nella riforma della scuola e’ evidente che la riforma non ha funzionato. E poi serve una misura universale di contrasto alla poverta’. Se questo governo fa una svolta a partire dalle questioni sociali, ci sono le condizioni per far bene”.

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