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BOLOGNA -Il Bolognese e la Romagna in arancione anche domani. Prosegue l’ondata di maltempo in Emilia-Romagna e la protezione civile regionale diffonde una nuova allerta, aggiornando quella già in vigore per la giornata di oggi ed estendendola anche alla giornata di domani. Per la giornata di oggi il colore arancione riguarda le criticità per temporali, criticità idraulica e criticità idrogeologica. La persistenza di una circolazione depressionaria sul Mediterraneo “manterrà condizioni di tempo perturbato per oggi, lunedì 9 dicembre, e domani martedì’ 10 dicembre”, si legge nel testo. Per oggi sono previste ancora precipitazioni sul settore centro-orientale della regione, “intense e persistenti sulla Romagna, dove potranno assumere carattere di rovescio o temporale. Le nevicate significative saranno limitate a quote superiori a 700-800 metri“.
Le precipitazioni previste, inoltre, “potranno generare incrementi dei livelli idrometrici nel settore centro-orientale a partire dal pomeriggio di lunedì 9, con possibili superamenti della soglia 2”. Sui settori centro orientali “saranno possibili diffusi ruscellamenti lungo i versanti, innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore e fenomeni franosi. Sui settori centro occidentali i fenomeni saranno meno diffusi”. Lungo la costa, infine, “sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 km/h) provenienti da nord-est, con intensità in calo nel corso della giornata. Anche il moto ondoso al largo tenderà progressivamente ad attenuarsi, passando da agitato a molto
mosso”.
Per la giornata di domani sono previste “precipitazioni di debole-moderata intensità su tutta la regione, risultando più insistenti sulle zone di pianura e collina del settore centrale della regione”. Sulla costa e sulla fascia pedecollinare tra Ravennate e Bolognese “potranno assumere carattere di rovescio o temporale”. Anche domani sono previste nevicate sui rilievi a quote attorno a 700-800 metri, “localmente più basse, fino a 400-500 metri, sul settore centrale“.
Anche per domani, a maggiore ragione, ci saranno corsi d’acqua gonfi con possibili superamenti della soglia 2. Sui settori centro orientali “saranno possibili ruscellamenti lungo i versanti, innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore e fenomeni franosi, anche a seguito delle piogge dei giorni precedenti”. Sul mare, “nonostante la progressiva attenuazione del moto ondoso, a causa del persistere di picchi di marea oltre i valori di soglia, nella mattinata del 10 dicembre si prevedono condizioni del mare sotto costa che potranno generare localizzati fenomeni di erosione della duna costiera ed ingressione marina. Saranno possibili anche localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare”.
Preoccupa in Romagna la piena del torrente Pisciatello. “Il Torrente Pisciatello è a 40 centimetri dall’esondazione. Spostare le auto e non sostare in cantine e interrati”, è l’appello social lanciato poco fa del sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, che ha annunciato anche l’apertura anticipata delle Porte vinciane. Alla luce dell’emergenza meteo in corso, è stato aperto a Cesenatico il Centro operativo comunale. I sindaci della provincia di Forlì-Cesena sono stati convocati per un summit dal Prefetto, come ha fatto sapere lo stesso primo cittadino sui social.
Rientra il rischio alluvione a San Lazzaro, comune del Bolognese_ l’allarme non è finito, visto che “sono previste nuove precipitazioni che potrebbero generare un ulteriore incremento dei livelli dei fiumi che attraversano la città”. Ma l’ordinanza di evacuazione dei piani bassi e di quelli interrati emanata nella tarda serata di ieri nel Comune “ha cessato la sua validità”. Il Comune invita comunque i cittadini a “prestare la massima attenzione, evitando di sostare lungo i corsi d’acqua e a tenersi aggiornati sull’evoluzione dell’allerta meteo consultando i canali istituzionali del Comune”.
Black out a raffica, soprattutto in Appennino, per il maltempo di questi giorni. Le disalimentazioni della rete elettrica, in gran parte causate da rotture di cavi dovute al crollo di alberi sotto il peso della neve, riguardano un po’ tutta la regione. Il punto fatto dalla Regione alle 9 di questa mattina vedeva in particolare 2.000 disalimentazioni della rete elettrica Enel in provincia di Piacenza (Lugagnano Val d’Arda, Gropparello, Bettola, Morfasso e Farini), 3.500 di Enel in Provincia di Parma (a Neviano degli Arduini, Corniglio, Lesignano de Bagni, Bardi, Calestano, Fornovo di Taro, Lesignano de’ Bagni, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Terenzo, Traversetolo e Valmozzola), 4.150 di Enel in provincia di Reggio Emilia (Castelnovo ne’ Monti, Casina, Viano, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Vezzano sul Crostolo, Vetto, Toano, Scandiano, San Polo d’Enza, Canossa e Castellarano), 5.729 disalimentazioni della rete elettrica in provincia di Modena, di cui 1.629 del gestore InRete sui comuni di Zocca, Sestola, Polinago, Guiglia, Montese e 4.100 di Enel a Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Sassuolo, Palagano, Montefiorino, Maranello e Castelvetro).
A Bologna il bilancio parla di 1.765 senza corrente Enel in vari Comuni della Città metropolitana, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Castel di Casio, Monghidoro, Loiano, Castel d’Aiano, Valsamoggia, San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Grizzana Morandi, Vergato e Gaggio Montano.
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