NEWS:

Conti del Comune di Palermo, Orlando: “Fino alla fine contro il partito del dissesto”

Per il sindaco "Non credo ci siano le condizioni. Tutto dipenderà dalle risorse provenienti da Roma"

Pubblicato:09-12-2021 18:37
Ultimo aggiornamento:09-12-2021 18:37

leoluca orlando
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – “La legge prevede che prima di esaminare i problemi di dissesto bisogna tentare di fare il Piano di riequilibrio dei conti ed è quello che stiamo facendo, per questo attendiamo di avere conferma delle risorse deliberate dal Parlamento per il 2021 e di conoscere quelle per il 2022 e il 2023: dopo si potrà valutare se fare il Piano di riequilibrio o un normale bilancio”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, conversando con la Dire sulla situazione dei conti al Comune, a margine di una iniziativa di Ali (Autonomie locali italiane) alla quale ha partecipato anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

“Tutto dipenderà dalle risorse provenienti da Roma”, ha ribadito Orlando precisando poi: “Se saranno sufficienti potremo fare anche un normale bilancio, se no faremo il Piano di riequilibrio”. Esclusa la possibilità della dichiarazione di dissesto: “Non credo che ci siano le condizioni, anche perché il dissesto funziona per i Comuni che hanno debiti dal momento che li libera dai fardelli del passato. Il Comune di Palermo non ha debiti – ha concluso Orlando -. Siamo solidi per quanto riguarda il pagamento dei creditori e deboli per l’incasso della fiscalità locale e soprattutto della Tari”. 

IO FINO ALLA FINE CONTRO IL PARTITO DEL DISSESTO

“Tra sei mesi andrò via ma questo non mi impedisce di andare contro il partito del dissesto fino alla fine”. Ad affermarlo alla Dire è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che oggi ha partecipato a una iniziativa di Ali (Autonomie locali italiane) a Villa Niscemi. “Se si forma il partito del dissesto si fa un danno alle prossime amministrazioni e non a me, che sarò andato via – aggiunge Orlando -. Con la dichiarazione di dissesto le future amministrazioni dovranno fare pagare ai cittadini, con manovre lacrime e sangue, ciò che invece si può fare approvando il Piano di riequilibrio”. 


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it