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A Roma un triangolare con la Nazionale di Crazy for Football

La Nazionale di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale affronterà lunedì 13 dicembre al 'Pala Tolive' del Torrino le rappresentative di due aziende, Medtronic Italia e Fabrick. E poi giocherà contro i detenuti del carcere di Rebibbia

Pubblicato:09-12-2021 15:16
Ultimo aggiornamento:09-12-2021 16:45

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ROMA – Li avete visti protagonisti in ‘Crazy for Football-Matti per il calcio’, film presentato alcune settimane fa alla Festa del Cinema di Roma e andato in onda su Rai 1 lo scorso 1 novembre. Ora potrete vederli in azione dal vivo. Lunedì 13 dicembre, a partire dalle ore 15.00, con ingresso gratuito, si spalancheranno le porte del ‘Pala Tolive’ al Torrino a Roma, in via via Aristide Leonori, 8, struttura pronta ad ospitare le gesta della Nazionale italiana di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale. Contro gli atleti azzurri campioni del mondo nel 2018 scenderanno in campo due aziende, Medtronic Italia e Fabrick, che inaugureranno il ‘crazychallenge’ nell’ambito di un triangolare all’insegna della solidarietà.

“Il crazychallenge – spiega il ct della Nazionale, Enrico Zanchini – è un’idea che consente di trovare soluzioni economiche e logistiche di alto profilo e, soprattutto, quei fondi che, purtroppo, da sempre facciamo fatica ad avere a disposizione per dare quella professionalità, quella serietà e quel livello a cui ambiamo. In questo caso, grazie alla responsabilità sociale delle imprese, le aziende danno fondi, fanno una donazione alla nostra associazione, quindi ‘Ecos’ o ‘Crazy for Football’, con i quali paghiamo i trasferimenti ed il soggiorno dei ragazzi. In cambio diamo la possibilità ad una rappresentativa di queste aziende che ci sostengono di giocare contro la Nazionale campione del mondo”.


Le squadre composte da Medtronic Italia e Fabrick dovranno impegnarsi davvero molto per tenere testa alla Nazionale ‘Crazy for Football’, che si presenta all’appuntamento di lunedì forte di sei nuovi acquisti arrivati al termine delle selezioni di Bari e Roma. Ne è consapevole il Direttore Operating Unit Crdn e Pvh di Medtronic Italia, Vincenzo Angrisani, che con il sorriso afferma di essere “un po’ preoccupati, perché dal video di presentazione ci siamo resi conto che i ragazzi della Nazionale sono davvero molto forti e la nostra squadra non fa attività agonistica da un po’ di tempo. Il nostro team è composto dal gruppo manageriale, fino al gruppo dei capi area e del marketing, a cui si sono aggiunti gruppi di vendita di tre operating unit della Medtronic del ramo vascolare”. Angrisani si fa poi serio e aggiunge che “sarà un bel pomeriggio da trascorrere tutti insieme, un’ottima occasione per fare attività sociale e un po’ di sano tifo”.

Ruth Di Nunzio, HR di Fabrick, spiega che “la nostra è una società che ne controlla altre, quindi la squadra che scenderà in campo lunedì al ‘Pala Tolive’ all’insegna dell’inclusione e del messaggio ‘insieme per gli altri e con gli altri’, sarà formata dai rappresentanti delle due società maggiori, persone che lavorano tutti i giorni al business di Fabrick, manager e non“. Di Nunzio lancia poi un messaggio ai romani: “L’ingresso è gratuito, andate a veder giocare questi ragazzi. Credo sia un’occasione speciale per poter vedere dal vivo lo straordinario lavoro e impegno di questa Nazionale, un esempio davvero unico di cura per questi giovani”.

Non è difficile immaginare chi sarà il vincitore sul campo di questo speciale triangolare di calcio a 5. Quello che è certo è che tutti saranno protagonisti di un evento all’insegna della solidarietà e della lotta allo stigma. L’impegno per i calciatori azzurri non finisce lunedì 13. Il giorno successivo, infatti, i ragazzi di mister Zanchini varcheranno le porte della casa circondariale di Rebibbia per affrontare in amichevole alcuni detenuti, un vero e proprio incontro di fragilità. “Un evento a cui tengo tantissimo e che ho voluto fortemente insieme ai detenuti del reparto G 12 di Rebibbia dell’alta sicurezza – sottolinea il ct azzurro – che ho conosciuto nel novembre scorso. Mi sono emozionato ascoltando le storie di alcuni di loro, anche perché da vecchio ascoltatore di ‘Radio Radicale’ conosco bene le problematiche della questione carceraria in questo Paese, che sono davvero allarmanti e hanno il carattere dell’emergenza”.

Enrico Zanchini racconta poi che “questa partita nasce dall’impegno del Garante dei detenuti del Lazio e dallo scrivano di Rebibbia, Fabio Falbo“, che si rivolge al ct di ‘Crazy for football’ con queste parole: “Questo è un progetto legale e sociale che può essere usato come strumento idoneo alla risocializzazione di entrambi i fronti: il carcere che detiene noi e il pregiudizio sociale che esclude i tuoi ragazzi pur essendo persone libere. Dobbiamo far capire che il diverso è una risorsa e non un’aggravante”.

Una volta portati a termine questi impegni la Nazionale ‘Crazy for football’ tornerà ad allenarsi con l’obiettivo di confermarsi campione del mondo nel 2022. Ancora non si conoscono la data e il paese ospitante ma mister Zanchini rivela un piccolo segreto: “Il Comitato internazionale sta lavorando per trovare la sede ed il periodo più adatti per il Mondiale. C’è il sogno del più matto di tutti, che naturalmente è Santo Rullo, che vorrebbe farlo disputare in Qatar, in contemporanea con i Mondiali ‘veri’ nel dicembre 2022. Un’idea meravigliosa. Quando Santo si mette in testa delle cose assurde lo temo sempre molto perché generalmente ci riesce, quindi non lo escludo”, conclude.

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