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Corecom da record, l’84% dei cittadini trova un accordo. In un anno 2,5 milioni di risarcimenti a chi litiga coi gestori telefonici

FIRENZE - Seimila pratiche l'anno e 2,5 milioni di euro di risarcimenti ottenuti per i cittadini nelle diatribe

Pubblicato:09-12-2015 14:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:41

antenne
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FIRENZE – Seimila pratiche l’anno e 2,5 milioni di euro di risarcimenti ottenuti per i cittadini nelle diatribe con i gestori telefonici. Sono questi i risultati nel 2015 dell’attività del Corecom Toscana, divulgati oggi dal presidente Paolo Vannini il quale ha parlato di “dati sempre in crescita. Da questo punto di vista- ha affermato- il Corecom è vittima del proprio successo, nel senso che le istanze di conciliazione sono sempre in aumento”.

Toscana - tlc Corecom

Il presidente Paolo Vannini

Bisogna tener conto che il servizio offerto su input di Agcom, che delega ai vari Corecom regionali il potere di dirimere le controversie fra compagnie telefoniche ed utenti, si articola su due livelli: l’attività di conciliazione, che è un po’ il primo grado e la definizione della controversia. Ebbene, sommandoli si ottiene un flusso di 2,5 milioni di euro che dagli operatori telefonici fissi e mobile sono finiti e stanno per finire nelle tasche dei consumatori, sotto forma di rimborsi.

“I cittadini- ha spiegato Vannini- escono da noi nell’84% dei casi con un accordo e, quindi, con un importo che devono riscuotere dalle compagnie per un’attività che non è stata compiuta in maniera perfetta secondo i rapporti contrattuali”. Le controversie più significative riguardano, ha elencato Vannini, “il traffico addebitato in maniera impropria, problemi di migrazione da un gestore all’altro, servizi addebiti non richiesti, servizi richiesti e non forniti, problemi anche grossissimi sulla tenuta e sulla funzionalità dell’Adsl”. Un problema pesante per le famiglie, ma ancor più significativo per chi ha un’attività imprenditoriale, al quale “un malfunzionamento della banda larga crea” contraccolpi “molto importanti anche in termini finanziari”.


Il Comitato regionale per le comunicazioni, intanto, pensa ad espandersi. Perché, seppure in crescita il trend, ancora molte persone anziane- scoraggiate dal web- non sono in grado di scaricare il modulo per aprire l’istanza. Inoltre, nei primi anni di attività buona parte dei cittadini che hanno fatto accesso all’organismo presieduto da Vannini sono stati i residenti nell’area metropolitana fiorentina.
Ora, invece, la scommessa è di indirizzarsi quanto più possibile ad ogni lato territoriale della Toscana: “Abbiamo posizionato un servizio di video-conciliazione nell’area di Livorno- fa sapere Vannini-, l’idea è anche quella di dare la possibilità ai cittadini delle aree più distanti dal capoluogo di usufruire di questo servizio in video-conferenza”.

di Carlandrea Poli, gionalista

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