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Innovazione, competenze e mobilità, il ministro Giannini incontra l’omologo giapponese

Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini ha incontrato questa mattina il suo omologo giapponese Hiroshi Hase. Tra i temi principali di cui si è dibattuto ci sono le competenze, l'innovazione didattica e la mobilità internazionale

Pubblicato:09-12-2015 14:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:41

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S. Giannini

S. Giannini

ROMA – Competenze, innovazione didattica e mobilità internazionale. Questi i temi principali di cui si è dibattuto questa mattina durante l’incontro, nella sede del Miur, tra il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini e il suo omologo giapponese Hiroshi Hase.

Tre macro aree di cui si discuterà anche al G7 in programma proprio in Giappone nel maggio prossimo, nel corso della sezione di lavoro ‘Education’ (13-15 maggio). Proprio il tema della mobilità internazionale di studenti e docenti – con possibile potenziamento di quella riguardante questi ultimi con una sorta di Erasmus per insegnanti – è ritenuto da Giannini “fondamentale e strategico” in particolar modo nell’area del Mediterraneo”, soprattutto “a seguito dei fatti di Parigi”.

La mobilità e la collaborazione internazionale, ha sottolineato il ministro italiano durante il suo colloquio con il capo di dicastero nipponico, “saranno al centrali nelle politche del Governo italiano” che assumera’ la presidenza al G7 successivo a quello che si svolgerà in Giappone. Tra gli altri argomenti trattati durante l’incontro, il potenziamento dell’ora di educazione civica e del salario per gli insegnanti considerato dal ministro italiano “un tema che ci sta a cuore”. Anche per quel che riguarda l’educazione civica, c’è totale convergenza tra i due ministri sull’importanza che questa riveste nella società e per la formazione dei ragazzi, in particolare in Giappone, dove il diritto di voto è stato abbassato dai 20 ai 18 anni.


Il ministro Giannini infine, ha ricevuto l’invito a prendere parte al G7 in Giappone che sarà l’occasione “per approfondire e sviluppare gli argomenti di dibattito”, presenti anche “nell’agenda politica del nostro Governo e all’interno della legge 107 su La buona Scuola”.

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