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In Ecuador crisi sicurezza, il presidente Lasso non andrà all’apertura dei mondiali del Qatar

Capo dello Stato rinuncia nonostante l'invito dell'emiro Al-Thani. In tre province del Paese vige da giorni uno stato d'emergenza

Pubblicato:09-11-2022 17:58
Ultimo aggiornamento:09-11-2022 17:58
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Ecuador_Mondiali
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ROMA – La situazione di sicurezza in Ecuador, dove da giorni vige uno stato di emergenza in tre province, è troppo delicata: per questa ragione il presidente del Paese sudamericano Guillermo Lasso non sarà presente alla partita inaugurale del mondiale del Qatar che si disputerà fra la sua nazionale e quella dei padroni di casa come inizialmente previsto. A renderlo noto è stato lo stesso capo dello Stato quando mancano undici giorni all’inizio della manifestazione sportiva.

Secondo quanto riporta l’emittente Radio Pichincha, la presenza del presidente, che era stato invitato dall’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, era stata confermata. Lasso si è però scusato con il leader qatarino in una comunicazione ufficiale, rendendo nota la sua impossibilità a partecipare alla partita “a causa della situazione di sicurezza nel Paese”. Al posto del capo dello Stato si recherà nell’emirato il vice presidente Alfredo Borrero.

L’emergenza delle carceri

Lasso, si apprende dal profilo Twitter della presidenza, ha condotto oggi in un incontro del comitato di sicurezza nella provincia del Guayas, una delle tre zone oggetto dello stato di emergenza insieme a Esmeraldas e Santo Domingo de los Tsáchilas e area che ospita la città più popolosa del Paese, Guayaquil. Secondo quanto riferisce l’ufficio di Lasso, nel corso della riunione sono state discusse le prossime misure da mettere in campo per contenere l’ondata di insicurezza che sta colpendo il Paese.


In Ecuador si verifica da mesi un aumento nel tasso dei reati e degli omicidi, anche a causa alle attività di gruppi armati organizzati. Alcune di queste organizzazioni hanno preso un sostanziale controllo di alcune carceri del Paese. A partire dal primo novembre il trasferimento in massa di detenuti dall’istituto penitenziario più grande dell’Ecuador, a Guayaquil, ha scatenato un’ondata di rappresaglie da parte delle bande criminali anche con attacchi esplosivi contro esponenti delle forze di sicurezza.

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