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Da Innova e Greenext un nuovo player per gestire al meglio la raccolta differenziata

La presentazione della partnership a Ecomondo, il salone di Italian exhibition group in corso a Rimini

Pubblicato:09-11-2022 17:22
Ultimo aggiornamento:09-11-2022 17:22

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RIMINI – Innova e Greenext uniscono le forze, e le loro piattaforme, facendo nascere un nuovo grande player italiano per la raccolta e gestione digitale del ciclo dei rifiuti. Già capace di rispondere alle novità normative, che entreranno in vigore l’anno prossimo, previste dall’ente regolatore Arera e nell’ambito del registri elettronici per la tracciabilità dei rifiuti, Ren e Rentri, e della vidimazione digitale Vivifir. Il nuovo attore non poteva che presentarsi a Ecomondo, il salone della green economy di Italian exhibition group in corso dall’8 all’11 novembre in fiera a Rimini, dove le due aziende sono presenti con uno stand.

Dunque l’azienda lucana Innova insieme a Greenext, la newco nata dal gruppo Viasat, entrata la scorsa primavera nel capitale sociale dell’azienda di Matera, spiega alla ‘Dire’, l’ad di Innova Andrea Di Pasquale, presentano “un innovativo sistema informatico nativo su cloud, creato dall’integrazione dei loro sistemi per raccolta e gestione di rifiuti urbani e industriali, Innovambiente e Wms, con la soluzione Ambienteincloud“.

Le due piattaforme sono in uso in 850 Comuni di ogni regione italiana, in 180 enti di gestione, pari a 6,5 milioni di utenze, corrispondenti a 15 milioni di cittadini italiani. Ed offrono soluzioni di waste digital transformation, in grado di orientare il settore raccolta rifiuti verso modelli sostenibili, a basso impatto ambientale e pienamente collocate nei processi d’economia circolare. Garantiscono inoltre gestione e monitoraggio della flotta mezzi, contact center per la gestione del numero verde, app per il cittadino e per gli operatori ambientali, servizi operativi h24 e 365 giorni l’anno. Sul piano della tariffazione puntuale, ancora, permettono l’adozione dei nuovi modelli Payt più Kayt, con Tarip misto progressivo-premiale, adottati anche nel progetto Ue Life-Rethink waste.


Insomma, sono in grado di sostituirsi a 360 gradi ai sistemi gestionali e informatici di passata generazione e sono ad alta integrazione con le tecnologie ancora in uso da parte di amministrazioni locali ed enti gestionali-ambientali. Con questo matrimonio, prosegue Di Pasquale, si va a “completare l’offerta sul mercato, sia dei rifiuti urbani che speciali, rispondendo a tutte le esigenze del mercato, che è in notevole evoluzione per aumentare i livelli minimi di qualità del servizio, qualità sia contrattuale che tecnica”. Così “le aziende devono cambiare paradigma e puntare forte sulla digitalizzazione perchè il settore dei rifiuti diventa utentecentrico”.

E Wms-Innovambiente è “a risposta a questo tipo di esigenze”, capace di “guidare aziende ed enti di gestione verso il miglioramento degli standard minimi qualitativi”. Con vista sulla tariffa puntuale: “Si possono immaginare – si spinge oltre Di Pasquale – modelli innovativi che assegnano un punteggio alle utenze certificando se si è comportata bene o male nella raccolta diffeerenziata. Il comportamento virtuoso si traduce in un ricavo per l’amministrazione comunale, quello non virtuoso rappresenta un costo legato al conferimento in discarica”. Sarà così possibile avere “un’immagine del comportamento della citta ed entrare nel merito del comportamento del singolo cittadino riconoscendo uno sconto o un aggravio del costo. Questo modello è stato anche inserito nel progetto europeo Rethink waste come best practice in Sud Italia, nel Comune di Bitetto in Puglia“.

Di certo, conferma Luca Moretti, ad di Greenext, il 2023 sara “l’anno zero per la gestione del ciclo dei rifiuti con molte novità: si avvia infatti per volontà di Arera il sistema di regolazione della qualità che dal 1° gennaio vedrà tutti i gestori ambientali impegnati in una nuova sfida per la tutela dei diritti del cittadino“.

Il 92% dei Comuni italiani, prosegue Moretti, ha counque deciso di rimanere nello “Schema 1 di qualità”, per cui l’avvio sarà modulato. “L’ente di regolazione sta cercando di agevolare questo passaggio ma sarà una grande sfida per tutti”. E a livello nazionale, conclude, “come fondazione Operate portiamo avanti l’Iter Arera per spiegare le varie novità intercettando i bisogni degli enti locali“. La prossima tappa sarà venerdì 11 novembre proprio a Ecomondo.

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