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Giorgetti: “Rischio inflazione e recessione, un incubo”. In Manovra flat tax e tregua fiscale

Il ministro dell'Economia in audizione alla Camera sulla Nadef. Confermati lo stop agli oneri di sistema e il taglio dell'Iva sul gas per i primi mesi del 2023

Pubblicato:09-11-2022 14:56
Ultimo aggiornamento:09-11-2022 14:56

Giorgetti manovra
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ROMA – “Rischiamo di avere inflazione e recessione, un incubo che potrebbe diventare realtà. In Europa dobbiamo riflettere e cercare ricette politiche nuove, a partire da una politica comune sull’energia che è urgentissima“. Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione sulla Nadef alla Camera.

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Nella Manovra, spiega il titolare del Mef, “completeranno il pacchetto delle misure tributarie interventi di ‘tregua fiscale’ che saranno un utile sostegno alla liquidità nell’attuale contesto di crisi energetica e tensioni inflazionistiche”. Per Giorgetti, “il realismo che contraddistingue l’approccio adottato dal Governo comporta un attento monitoraggio dell’evoluzione complessiva del quadro nazionale e internazionale, che consenta di intervenire tempestivamente laddove ve ne fosse la necessità per fronteggiare i possibili rischi di recessione che potrebbero toccare anche l’Italia”.


Nel corso dell’audizione sulla Nadef, il ministro dell’Economia aggiunge: “Viene dunque confermato un orientamento di politica fiscale selettivo, con priorità ben definite in un quadro di prudenza volto a favorire la discesa del debito, che dipenderà anzitutto da una crescita economica più sostenuta, obiettivo dell’azione del Governo anche attraverso lo strumento del Pnrr”.

CREDITO IMPOSTA, STOP ONERI E IVA GAS A 5% ANCHE IN 2023

“In considerazione dell’incertezza del quadro economico di riferimento, il Governo è intenzionato a destinare le risorse disponibili per il 2023, circa 21 miliardi, al contrasto della crisi energetica, favorendo al contempo politiche di contenimento dei consumi e di risparmio energetico”, ribadisce Giorgetti alla Camera. In particolare, spiega il titolare di via XX settembre, “si prevede il rinnovo per i primi mesi del 2023 delle misure relative ai crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas, al contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, al taglio al 5% dell’Iva sui consumi di gas e alla proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati”, spiega il ministro.

LA FLAT TAX INCREMENTALE

Il ministro dell’Economia conferma che “sono allo studio altre misure che riguardano l’estensione della soglia di ricavi e compensi che consente ai soggetti titolari di partita Iva di aderire al regime forfettario e un regime sostitutivo opzionale, la cosiddetta flat tax incrementale, per i contribuenti titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfettario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al 20 maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”.

SUPERBONUS, MAGGIORI ONERI PER 37,8 MILIARDI

Per il Superbonus il Governo calcola “uno scostamento complessivo di 37,8 miliardi di euro sull’intero periodo di previsione”, sulla base delle informazioni aggiornate al 1° settembre. Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione sulla Nadef alla Camera. “Per gli anni 2023-2026 – spiega il titolare del Mef – i maggiori oneri determinano un maggior onere, con il conseguente peggioramento della previsione delle imposte dirette per importi compresi tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in ciascun anno, che potrebbe pregiudicare l’adozione di altre tipologie di intervento. Peraltro, la stima degli oneri per il Superbonus 110% potrebbe subire un ulteriore incremento a fine anno considerando anche i dati al 30 settembre pubblicati da Enea”, sottolinea Giorgetti.

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