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Processo Miramare: il sindaco reggino Giuseppe Falcomatà condannato ad un anno in appello

Sei mesi agli altri imputati. La camera di consiglio è durata nove ore: il dispositivo è stato letto alle 23:30

Pubblicato:09-11-2022 00:41
Ultimo aggiornamento:09-11-2022 15:04
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REGGIO CALABRIA – I giudici della Corte di appello di Reggio Calabria hanno condannato ad un anno il sindaco del capoluogo Giuseppe Falcomatà, imputato nel processo Miramare. La camera di consiglio è durata nove ore: la giudice Monica Monaco ha letto il dispositivo alle 23:30.

IL REATO CONTESTATO

Abuso di ufficio il reato contestato al primo cittadino, attualmente già sospeso per effetto della legge Severino. Al centro del procedimento la concessione da parte dell’amministrazione comunale, guidata nel 2015 da Falcomatà, di parte dei locali dell’hotel Miramare, all’associazione Il sottoscala. Per l’accusa l’affidamento della struttura, di proprietà di palazzo san Giorgio, avrebbe rappresentato la contropartita per la concessione a titolo gratuito di alcuni locali dell’associazione per la sede della segreteria elettorale di Falcomatà in occasione delle comunali del 2014.

GLI ALTRI IMPUTATI CONDANNATI A 6 MESI

In appello sono stati condannati a sei mesi tutti i componenti della giunta comunale che votò la delibera di assegnazione dell’immobile: gli ex assessori Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Stessa condanna per l’ex segretaria comunale Giovanna Acquaviva, l’ex dirigente comunale Maria Luisa Spanò e l’imprenditore reggino, presidente dell’associazione, Paolo Zagarella.


GLI EFFETTI DELLA LEGGE SEVERINO

Con la sentenza Falcomatà subirà un’ulteriore sospensione di 12 mesi dal ruolo di sindaco cittadino e metropolitano.

FALCOMATA’: “RESISTERE ANCORA UN PO'”

“Sul piano giudiziario aspettiamo di conoscere rispetto a cosa si è determinata la Corte. Credo che in questi mesi i due sindaci facenti funzioni e la maggioranza abbiano retto il colpo, adesso si tratterà di resistere ancora un po’“. Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (Pd), al termine della lettura della sentenza d’Appello. Al momento il Comune e la Città metropolitana sono guidati dai sindaci facenti funzioni, rispettivamente, Paolo Brunetti (Italia viva) e Carmelo Versace (Azione).

GERMANO’ (EX ASSESSORE COMUNALE): “CONSIGLIERI COMUNALI SI DIMETTANO”

“Un altro giudice, un altro collegio giudicante ha sentenziato: il sindaco Falcomatà e tutta la sua giunta hanno commesso un abuso e sono stati condannati anche in Appello. La loro sospensione dalla carica, quindi, sarà prorogata di un ulteriore anno. La giustizia ha fatto il suo corso, adesso tocca alla politica. Il Consiglio comunale e quello metropolitano non hanno più legittimazione politica e devono essere sciolti”. Così l’ex assessore comunale di Reggio Calabria Franco Germanò (centrodestra). “Qui e ora – aggiunge – servono i partiti, che hanno una responsabilità enorme nella gestione di questa , fase politica che si apre davanti a noi. Devono con chiarezza chiedere ai propri consiglieri il passo indietro che la città invoca“.

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