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Referendum Atac, Delrio vota sì: “Sfida fondamentale per i romani”

Graziano Delrio interviene all'iniziativa 'I democratici votano sì' organizzata in vista del referendum di domenica prossima, 11 novembre.

Pubblicato:09-11-2018 08:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45

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ROMA – “È un referendum importantissimo perché riguarda un diritto, quello alla mobilità, che in questo momento per i romani non è esigibile. Come la sanità, è uno dei diritti fondamentali che danno valore civico a una comunità, non si tratta solo di efficienza. Si parla molto di Atac, ma l’amministrazione comunale deve garantire che i cittadini si possano muovere liberamente, non solo il futuro di un’azienda. Il destino dei lavoratori va garantito e protetto, ma al centro c’è l’erogazione del servizio al cittadino”. Lo ha detto l’ex ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, intervenendo all’iniziativa ‘I democratici votano sì’ organizzata dal partito al Nazareno in vista del referendum per la liberalizzazione della gestione del trasporto pubblico a Roma di domenica prossima, 11 novembre.

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Per Delrio “Roma può avere un servizio pubblico in attivo come ha già Milano anche grazie a Consip, con un piano di medio lungo-periodo che prevede 3mila nuovi bus all’anno. L’Atm oggi gestisce il servizio tram di Copenhagen, e può permetterselo solo perché è in attivo altrimenti non potrebbe partecipare alle gare”.

E ancora, per l’ex ministro, “nelle grandi città ormai l’auto si abbandona, grazie a metro, tram, manutenzione 3 cura del ferro, ma in Italia abbiamo meno linee metropolitane della sola Madrid, 292 chilometri. Noi investendo 8 miliardi per le metro e 8,5 per i bus abbiamo ribadito che il diritto alla mobilità è centrale, per questo la battaglia per il referendum è una battaglia per un diritto civile comunitario su cui Roma è terribilmente indietro, con una percentuale di auto che assediano la città fuori dalla media europea, il doppio di Berlino, rendendo la vita complicata a romani e turisti”.

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Per il deputato dem “la scelta della liberalizzazione non vuol dire privatizzazione, ma che al centro c’è la tutela dei diritti del cittadino e non importa da chi sono garantiti, l’importante è che lo siano.
Statalizzare o rendere al 100% pubblico un servizio non è l’unico modo per garantire un diritto ai cittadini”.

In questo quadro il referendum “è una sfida per cui faccio i migliori auguri non al Pd ma ai cittadini, e il sì al referendum può essere un segnale molto forte perché direbbe all’amministrazione di rimettere finalmente al centro le esigenze cittadini, e oggi questo è più possibile rispetto al passato. Bisogna avere coraggio e non ascoltare qualche voce che vuole difendere l’azienda che arriva da qualche dirigente o sindacalista, ma ascoltare i cittadini di Roma, e sono sicuro che la mobilitazione del Pd sarà importante per raggiungere il risultato”.

“Sono ottimista- ha concluso Delrio- perché quando si tratta di questi argomenti la gente capisce, perché si parla del loro diritto a una vita migliore e normale”.

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