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VIDEO | La denuncia di Juan Jesus: “Pedinato per un mese, non mi sentirò mai più al sicuro a Napoli”

Il calciatore pubblica sui social un video della vettura devastata dai malviventi nel tentativo di furto. Non è il primo episodio di criminalità di cui sono vittima i giocatori della società partenopea

Pubblicato:09-10-2024 08:03
Ultimo aggiornamento:09-10-2024 08:29

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ROMA – Notte insonne per il calciatore del Napoli Juan Jesus.

Alle ore 5.34, il difensore brasiliano – che da poco ha acquisito la cittadinanza italiana – pubblica una story Instagram denunciando il tentato furto della sua auto, una lussuosa Range Rover, e mostrando gli interni devastati dall’intervento dei ladri.

Sicurezza zero – scrive – , dopo quasi un mese di pedinamento, oggi hanno provato a portare via la mia macchina. Che brutta sensazione, fate vomitare”.


“MAI PIU’ AL SICURO A NAPOLI”

In una successiva story Instagram, rincara la dose: “Quello che è accaduto stanotte è soltanto la ciliegina sulla torta, nell’arco di un mese ho trovato nella macchina ben 5 airtag (geolocalizzatore). E solo di sapere che questi delinquenti sanno dove vivo non mi porta serenità, purtroppo in una città così bella non mi sentirò mai più al sicuro. So che i beni materiali alla fine è secondario, ma sapere che un estraneo ha violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo!”.

I PRECEDENTI

Non è il primo episodio di criminalità di cui è vittima un giocatore tesserato della società partenopea. Solo il mese scorso il neo acquisto David Neres fu rapinato a mano armata mentre era imbottigliato nel traffico, al termine della partita Napoli-Parma. I malviventi portarono via un orologio di valore, rompendo il vetro della vettura sulla quale viaggiava il calciatore in compagnia della moglie.

Sono numerosi i precedenti, andando a ritroso negli anni: l’ex bandiera e capitano Marek Hamsik vittima per ben due volte, nel 2008 e nel 2013, con una dinamica uguale a quella che ha interessato David Neres: vetri rotti, la minaccia di una pistola, la consegna dell’orologio. Uno di questi però gli fu restituito.

Stessa sorte per l’orologio di Behrami: prima la rapina in via dei Mille, poi la restituzione. Anche a Insigne e Milik sono stati sottratti dei Rolex, così come hanno subito rapine le mogli di Cavani e Lavezzi.

Nel recente passato, nel mirino dei ladri d’auto sono finite le vetture di Kvaratskhelia e la Panda dell’allenatore dello scudetto, oggi ct della nazionale italiana, Luciano Spalletti.

Il caso più eclatante riguardò uno dei protagonisti del Napoli di De Laurentiis appena tornato in Serie A: a maggio 2009, l’attaccante uruguaiano Marcelo Zalayeta fu narcotizzato e derubato nella sua villa sul lago d’Averno. 

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