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L’ultima volta di Liliana Segre davanti agli studenti, a Rondine: “Che emozione”

La senatrice a vita ha inaugurato l'Arena Janine, dedicata alla giovane amica che non salutò prima che venisse condotta nelle camere a gas di Auschwitz

Pubblicato:09-10-2020 08:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:01
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di Chiara Adinolfi, Diego Giorgi, Luca Monticelli

RONDINE (Arezzo) – La senatrice a vita Liliana Segre ha tagliato il nastro dell’Arena Janine, spazio che nasce per il progetto ‘Cittadella del Terzo Millennio’, un piano di ampliamento e trasformazione del borgo aretino di Rondine affinchè diventi un bene comune, modello di sostenibilità ambientale e capace di favorire lo sviluppo della convivenza civile.
Con Segre partecipano all’evento il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, i ministri Luigi Di Maio, Lucia Azzolina, Gaetano Manfredi, Luciana Lamorgese, il presidente Cei Gualtiero Bassetti e la numero uno dell’Ucei Noemi Di Segni.

“Non mi voglio subito emozionare…”, ha detto Segre tagliando il nastro. Sul pavimento dell’ingresso dell’Arena è disegnato simbolicamente un cancello, ha ricordato il fondatore di Rondine Franco Vaccari, ed è scritta la frase di Segre “Ho scelto la vita e sono diventato libera”.


L’inaugurazione dell’Arena è dedicata alla giovane amica che Segre non salutò prima che venisse condotta nelle camere a gas di Auschwitz. Diventerà un grande contesto di aggregazione per i giovani, promuoverà la memoria quale strumento efficace contro l’indifferenza.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel corso dell’ultimo discorso pubblico di Liliana Segre agli studenti, lancerà il primo bando di concorso promosso insieme a Rondine Cittadella della Pace, dal titolo ‘Voltati, Janine vive!’, titolo ispirato alla vita della senatrice a vita, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione, conservando sempre viva la memoria della Shoah.

SEGRE: “SONO STATA CLANDESTINA, TERRIBILE ESSERE RESPINTI”

“Io sono stata una clandestina, una richiedente asilo e so cosa vuol dire essere respinti, sono passaggi della vita così importanti. Il mio fu un respingimento di un uomo che obbediva agli ordini e che ci umiliò, un momento terribile”. Lo dice Liliana Segre nel corso del suo ultimo discorso pubblico rivolto agli studenti.

“Aver passato una montagna d’inverno, essere arrivati in Svizzera, Paese della libertà, e poi incontrare un ufficiale che ci guardò con disprezzo- ricorda- non credeva nella nostra sofferenza e ci rimandò indietro, ci riaccompagnarono in Italia con i fucili e ridevano di noi. Là dietro quella rete, fummo arrestati da finanzieri in camicia nera che erano però disperati di arrestarci”, conclude.

liliana segre

Da nonna, come sono orgogliosamente, ringrazio i ragazzi, tutti miei nipoti ideali che non mi stanco mai di citare quando racconto la mia storia“, dice poi Liliana Segre nel corso del suo ultimo discorso pubblico rivolto agli studenti.

“Nel mio racconto c’è la pena, l’amore, la pietà, il ricordo struggente di quella che ero io ragazzina e di cui oggi sono la nonna, incredula e a volte incapace di stare così vicino, profondamente e senza lacrime ormai, da tanti anni a quella ragazzina che ero io“.

“Ho incontrato alcuni uomini che avevano la sicurezza di essere di una razza superiore. Una razza umana? No, non erano umani. Io non ho perdonato, non ho questa forza“, conclude Segre.

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MESSAGGIO MATTARELLA A SEGRE: MAI PIÙ ODIO E RAZZISMO

Mai piu’ privazione della liberta’, mai piu’ guerre di aggressione, ma piu’ negazione dei diritti umani, ma piu’ razzismo, odio, intolleranza. Questa era la comune volonta’ dei padri costituenti: e’ merito loro se la nostra Repubblica e’ fondata su principi di grande valore”, come “democrazia, liberta’, uguaglianza, centralita’ della persona umana, pace e giustizia tra le nazioni. A voi viene affidato per il futuro questo patrimonio”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio scritto nella copia della Costituzione consegnata a Liliana Segre, che a Rondine Citta’ della Pace ha tenuto el corso il suo ultimo discorso pubblico rivolto agli studenti.

“Nell’ultima occasione in cui Liliana Segre rende direttamente la sua preziosa testimonianza ai giovani, desidero regalarvi il testo della nostra Costituzione, nella sua versione originale. La Costituzione e’ stata scritta avendo davanti agli occhi le tragiche vicende che hanno coinvolto anche Liliana Segre da ragazza, ed e’ stata approvata con la ferma determinazione di non permettere che i mostri del totalitarismo e dell’antisemitismo che avevano devastato l’Europa pochi anni prima potessero ancora avvelenare l’Italia, il nostro continente, il mondo”, dice il messaggio.

CONTE: “TESTIMONIANZA SEGRE SI RINNOVERÀ IN FUTURO”

“Una testimonianza di eventi così tragici ha la funzione di interrogare le coscienze, di sollecitarci a scacciare via l’indifferenza e anche le ambiguità, di sollecitarci ad assumere posizioni chiare e scelte nette. Io offro la garanzia mia personale e dell’intero governo che questa testimonianza non finisce oggi ma si manterrà viva e si rinnoverà in futuro, costantemente. Grazie senatrice Liliana Segre”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la cerimonia in onore di Liliana Segre.

CASELLATI: “DA SEGRE CHIAMATA PER I GIOVANI, VIGILI SU LIBERTÀ”

“È una grande emozione essere oggi in mezzo a voi per vivere un passaggio di testimone morale. Un passaggio che segna una precisa chiamata non solo per i tanti giovani presenti, che saluto affettuosamente, ma anche per tutti noi che ne siamo spettatori privilegiati”. Lo ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, intervenendo all’evento dedicato a Liliana Segre.

Quello di Segre è “un lungo percorso di testimonianza alle giovani generazioni. Un percorso culminato nell’impegno istituzionale come senatrice a vita. Ci hai insegnato che ricordare l’orrore è necessario. Che nessuna società- sottolinea- può crescere, può alimentare la speranza nel futuro senza la memoria degli errori del passato. Ci hai fatto vivere insieme a te il senso del disprezzo, il senso del vuoto, il senso della devastazione“.  E, prosegue Casellati, “ce lo hai fatto sentire dentro di noi attraverso la tua sofferenza. Non potrò mai dimenticare il tuo viso di fronte al Binario 21, a Milano. Un viso che, a distanza di oltre settant’anni, trasuda un terrore al di fuori di ogni umana immaginazione. Oggi non sarà la tua ultima testimonianza. Le tue parole, i tuoi vissuti, le tue sensazioni continueranno a vivere in noi e attraverso di noi continueranno a trovare voce nelle generazioni che verranno. La responsabilità della memoria è il compito che ci affidi. Ed è un compito che spetta a ciascuno di voi giovani che oggi avete il privilegio di ascoltarla”.

La presidente del Senato ricorda: “Dalle ceneri della Shoah e della seconda guerra mondiale sono nate le premesse per un lungo periodo di pace, di benessere costruito sul rispetto dei valori democratici e sulla tutela del nostro bene più prezioso: la libertà. Ma essere vigili significa sapere cogliere criticamente i nemici dell’oggi, anche quelli invisibili”, conclude.

CASELLATI: “SEGRE ESEMPIO DI FORZA ED ELEGANZA FEMMINILI”

“Vorrei rivolgere un pensiero alle giovani donne presenti. Liliana è uno straordinario esempio di coraggio, forza, determinazione ed eleganza femminile”. Lo ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, intervenendo all’evento dedicato a Liliana Segre.

“Una femminilità che emerge anche da un particolare dei suoi ricordi, dalla sofferenza per il taglio dei capelli imposto ad Auschwitz, vissuto come una spoliazione della sua identità. Sappiate trarre ispirazione dalla sua capacità di raccontare il proprio dolore, dalla sua incisività nel perseguire i propri obiettivi“. È infatti “sul coraggio delle donne, di donne come Liliana Segre, che dobbiamo costruire le premesse di un domani di prospettive e opportunità. E sono certa che ‘grazie a Liliana’ saprete interpretare al meglio questa sfida”, ha concluso.

FICO: “LA COSTITUZIONE È NATA CONTRO FASCISMO E NAZISMO”

“Il messaggio di Liliana Segre è racchiuso nella nostra Costituzione. E giurando su quei principi e quei valori giuriamo di portare avanti la testimonianza di Liliana Segre. La Costituzione è nata contro il fascismo e il nazismo, contro tutto ciò che ha reso brutto l’essere umano. E oggi qui rinnoviamo l’impegno di portare avanti i valori della Costituzione, che significa libertà, democrazia e rispetto”. Così il presidente della Camera Roberto Fico, intervenuto a Rondine in occasione dell’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre. Fico si è rivolto poi ai giovani presenti, invitandoli a portare avanti l’impegno di Segre.

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