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Contagi in crescita, Bonaccini scrive a Lamorgese: “Ci servono le forze dell’ordine per i controlli”

Le Regioni chiedono al governo che anche le Forze dell'ordine siano parte attiva nei controlli sul rispetto delle misure anti-Covid. Non escluse nuove restrizioni

Pubblicato:09-10-2020 08:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:01
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BOLOGNA – Stefano Bonaccini non esclude altre restrizioni, “interventi mirati” per arginare la seconda ondata dei contagi. Ma intanto scrive al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, perchè “i controlli devono funzionare”. Il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni ne ha parlato stamane su Radio24.

Interpellato in particolare su una eventuale riduzione del carico dei mezzi pubblici, che oggi viaggiano all’80% della loro capacità, Bonaccini ha avvisato: “Se il contagio aumenterà e avremo situazioni molto più preoccupanti si dovrà essere pronti ad eventuali ulteriori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta, ma anche dai controlli che mettiamo in piedi”. Prima di introdurre nuovi limiti, insomma, occorre fare rispettare quelli che già ci sono. Di qui la lettera indirizzata al ministro Lamorgese “per chiedere come presidenti di Regione che nei territori sia garantita l’attivazione dei controlli anche da parte delle Forze dell’ordine. E’ evidente che le tante misure che prendiamo devono avere anche una forma di controllo per evitare di interrompere tutto”.

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Il tema del trasporto pubblico, ricorda poi il governatore Pd, “è tornato d’attualità perchè abbiamo deciso in maniera sacrosanta di riaprire le scuole in questo paese”. Ma ora “bisogna fare le cose per bene, essere pronti anche a qualche restrizione nel caso sia necessaria, ma la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati. Siamo ancora in piena fase di contrasto contro questa pandemia, anche se abbiamo imparato a contrastarla meglio, come ha detto anche Ricciardi”.

Ad esempio l’Emilia-Romagna, “che ha avuto fino a poche settimane fa oltre 500 ricoverati in terapia intensiva, oggi ne ha 13”, ricorda ancora Bonaccini. “In questo quadro migliorato però- avverte il presidente- dobbiamo stare attenti a non tornare indietro perchè un nuovo lockdown generalizzato sappiamo che il paese non se lo può permettere”.

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