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Sport over 64, AiCS porta il progetto Ussi in 19 città d’Italia

Bruno Molea (AiCS): "Ricominciare proprio da chi più ha sofferto l’isolamento e ha più bisogno di attività motoria e relazione sociale"

Pubblicato:09-10-2020 11:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:01
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ROMA – Il presidente AiCS: “Dopo il lockdown, un aiuto concreto a chi più ha sofferto l’isolamento”. “Ricominciare partendo proprio da chi più ha sofferto l’isolamento e da chi più ha bisogno di attività motoria e relazione sociale: il progetto Ussi dedicato agli over 64 ci permette di mettere in rete la nostra capillarità sul territorio in favore degli anziani, tra i più colpiti dal lockdown”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione italiana cultura sport, commenta e spiega il coinvolgimento  dell’ente di promozione sportiva AiCS nel progetto Ussi “Allena il modo di vedere lo sport”, presentato al Circolo Canottieri Tevere Remo di Roma, dai partner CISCoD (Comitato Italiano Sport contro la Droga), APEC (Associazione Pensionati CONI) e ANSMES (Associazione Nazionale Stelle e Palme al merito sportivo), con il supporto anche dell’UPTER, l’Università Popolare della terza età. I comitati regionali AiCS si mettono a disposizione di Ussi perché in 19 città d’Italia siano organizzate tre giornate di attività motoria diretta agli over 64, presso le strutture delle associazioni sportive affiliate, e grazie all’apporto di tecnici formati AiCS, e perché gli stessi comitati ospitino gli incontri con i testimonial sportivi che, individuati da ANSMES e intervistati da Ussi, avranno il compito di raccontare la propria esperienza di benessere legata allo sport. Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Cremona, Firenze, Foggia, Forlì, L’Aquila, La Spezia, Macerata, Napoli, Novara, Perugia, Pordenone, Potenza, Roma, Trapani, Trento e Vicenza: questi i territori coinvolti. “AiCS è una grande associazione che promuove prima di tutto la rete tra persone – commenta il presidente Molea – la nostra capillarità ci permette di andare incontro al progetto Ussi offrendo sia spazi che competenze adeguate al piano di promozione sportiva. Alla base di questa collaborazione, però, non c’è solo un incrocio tra esigenze e offerta sportiva, quanto più l’idea comune che specie in questo momento vada promosso lo sport come strumento di relazioni sociali e benessere psicofisico, a maggior ragione a beneficio di chi più ha sofferto l’isolamento nei mesi di lockdown: anziani e bambini. Come AiCS, assieme ad altri enti di promozione sportiva abbiamo ottenuto il finanziamento di Sport e Salute su un progetto di promozione sportiva rivolto ai giovanissimi, residenti per giunta nei Comuni più piccoli, e ora con Ussi lavoreremo a favore degli over 64. Insieme, in rete, è possibile dare risposte efficaci e immediate ai bisogni emergenti”.

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