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Confcommercio Campania contro la chiusura anticipata dei locali: “Sia revocata, crea abusivismo”

Secondo i vertici regionali di Confcommercio l'ordinanza dello scorso 5 ottobre penalizza solo le imprese regolari, già gravate dal lockdown

Pubblicato:09-10-2020 10:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:01
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di Flavio Russo

NAPOLI – I rappresentanti di Confcommercio Campania, impegnati oggi in una manifestazione contro l’ordinanza sulla chiusura anticipata dei locali sotto la sede della Regione Campania a Napoli, sono stati ricevuti dall’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Marchiello. “Ci hanno dato rassicurazioni che in brevissimo tempo ci daranno un incontro, noi pensiamo già che per l’inizio della settimana prossima verremo accolti dal presidente e dalla task force”, ha dichiarato il direttore generale della Confcommercio campana Pasquale Russo. “Noi non siamo contrari alle misure di contenimento, siamo contrari a quelle misure che non contengono i contagi e questa ordinanza non ha nessun effetto sul contenimento dei contagi. I locali – ha aggiunto – sono posti sicuri, abbiamo protocolli rigidi che facciamo rispettare i maniera precisa, abbiamo fatto investimenti sui protocolli. Se adesso si dice che non si può andare nei locali perché c’é un rischio contagio allora il protocollo non serve più a nulla”.

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Secondo i vertici regionali di Confcommercio l’ordinanza emanata lo scorso 5 ottobre penalizza solo le imprese regolari, già gravate dal lockdown, favorendo il fenomeno dell’abusivismo: “Noi chiudiamo i locali ma fuori gli abusivi vendono alcolici – dice Russo – e gli assembramenti si fanno da un’altra parte. Per cui ripeteremo – conclude – che questa è un’ordinanza che ha un solo risultato: far morire le nostre imprese”. 

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