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Erdogan annuncia il via all’offensiva in Siria. M5s: “Nato e Onu fermino la Turchia”

Secondo il capo di Stato, l'obiettivo dell'avanzata è creare "una zona di sicurezza" al riparo dalle milizie curde

Pubblicato:09-10-2019 14:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:48
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ROMA – Il via all’offensiva militare di Ankara nel nord della Siria è stato annunciato oggi dal presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Secondo il capo di Stato, l’obiettivo dell’avanzata è creare “una zona di sicurezza” al riparo dalle milizie curde. Nell’area, stando al governo di Ankara, potrebbe essere accolta parte dei circa tre milioni e 600mila profughi siriani oggi in territorio turco.

LA TURCHIA: L’EUROPA SI RIPRENDA I SUOI ‘FOREIGN FIGHTER’

I Paesi europei devono “riprendersi” i propri connazionali combattenti per il gruppo Stato islamico che sono ora prigionieri delle forze curde: a dirlo oggi Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In una dichiarazione rilasciata all’emittente ‘Bbc’, Kalin ha aggiunto che l’Europa deve “giudicarli e lasciare che la giustizia faccia il suo corso”. A oggi si stima che tra i 12mila prigionieri dello Stato islamico detenuti dalle forze curde più di 2mila siano “foreign fighter”, molti di questi cittadini europei.

CONTE: PREOCCUPATO PER RAID TURCHIA, NO A DESTABILIZZIONE AREA

“Sono stato appena informato che la Turchia ha assunto un’iniziativa unilaterale sulla quale non posso che esprimere preoccupazione. La preoccupazione è che siano assunte iniziative che possano portare a un’ulteriore destabilizzazione della Regione, iniziative che possano finire per portare ulteriori sofferenze alla comunità locale”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Palazzo Chigi. La stessa preoccupazione che si evitino azioni che “destabilizzino” l’area è stata espressa da Stoltenberg.


M5S: NATO E ONU FERMINO TURCHIA, STOP FORNITURE ARMI ITALIANE

“Non ci sono parole per esprimere la nostra angoscia e la nostra preoccupazione per l’aggressione militare turca contro i curdi in Siria, che rappresenta una gravissima violazione del diritto internazionale contro la quale è doveroso si esprimano con riunioni urgenti sia la NATO, di cui la Turchia è membro, sia il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Nel rispetto della legge 185 del 1990 che vieta la vendita di armi italiane a Paesi in guerra, della Posizione comune europea del 2008 e del Trattato ONU sul commercio di armi (ATT) sottoscritto dall’Italia nel 2013, se la Turchia non fermerà subito l’invasione chiediamo l’immediata sospensione delle forniture militari italiane alla Turchia, terzo Paese di destinazione del nostro export bellico con 362 milioni di autorizzazioni concesse lo scorso anno”. Lo dichiarano i senatori M5S della Commissione Esteri di Palazzo Madama.

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