ROMA – Più congedo per i papà e per le mamme, assieme all’incentivazione dello smart working. E’ una delle misure a cui sta pensando la ministra delle Pari opportunità e della famiglia Elena Bonetti. Aprendo i lavori del seminario internazionale ‘Family as hub for social policy’, Bonetti spiega: “Il congedo parentale per i padri produce valore sociale e, oltre a essere uno strumento di conciliazione, riconosce che il ruolo di un padre è fondamentale per la cura del figlio”.
In Italia, ad oggi, prosegue il ministro, “è previsto un numero ancora troppo limitato di giorni: 5 giorni di congedo obbligatorio, anche non continuativi e un giorno di congedo facoltativo, previo accordo con la madre e in sua sostituzione. L’idea di cui mi farò promotrice è quella di prevedere congedi più lunghi per i papà, lasciando loro più tempo con i figli. Allo stesso tempo, l’Italia recepirà la direttiva europea sui congedi di paternità e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata e rivedrà la disciplina dello smart working“.
Poi, ribadisce: “Intendo inoltre lavorare al prolungamento del congedo delle mamme e favorire più efficaci politiche di conciliazione, al fine di alleggerire il carico di cura per le donne non soltanto in riferimento ai bambini, ma anche a tutti i familiari non autosufficienti. Nell’ambito delle azioni di sostegno alle famiglie, il governo italiano introdurrà specifiche misure di tutela per i caregiver familiari, finalizzate alla tutela della qualità della vita dei più deboli e delle loro famiglie. Particolare attenzione sarà infatti rivolta alle famiglie prive di adeguate risorse economiche e a quelle che si prendono cura di persone con disabilità”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it