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Pericolo gas radon, una start up bolognese gli dichiara ‘guerra’. E ora raccoglie fondi

Il radon è un gas incolore e inodore che penetra negli edifici dal terreno ed è radioattivo. Radoff, che lo combatte da 6 anni, lancia una raccolta fondi per espandersi

Pubblicato:09-10-2019 13:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:48

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BOLOGNA – C’è un’azienda che ha scelto come propria ‘mission’ la lotta al radon, il gas radioattivo temuto da chi abita al piano terra. Il tutto passa attraverso un dispositivo che bonifica l’aria, basato su intelligenza artificiale, tecnologia Iot (internet delle cose), tre brevetti depositati e sei anni di ricerca. Se ne occupa Radoff, una startup bolognese che per crescere ha appena lanciato una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Crowdfundme spa, l’unica quotata a Piazza affari.

Considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi, il radon è un gas incolore e inodore (si forma nella sequenza di disintegrazione dell’uranio ed è presente in tutta la crosta terrestre) che penetra nelle costruzioni, ad esempio se ci sono pavimenti o pareti a diretto contatto con il terreno o se l’isolamento dal sottosuolo è scarso. A tutto questo vuol dare una svolta Radoff, che segnala di avere alle spalle sei anni di ricerca, 2.000 misurazioni effettuate e tre brevetti registrati in Italia.

Sono stati sfornati quattro tipi di dispositivi: Radoff Sense, per “un monitoraggio rapido e in tempo reale” dei livelli di gas radon e altri parametri ambientali (Pm25 e Pm10), Radoff Lifeche, che controlla i livelli di radon nell’ambiente e avvia una bonifica non appena superano i limiti consentiti, Radoff City, una soluzione pensata per le città intelligenti che processa ed elabora i dati forniti dai sensori, infine Radoff Map che, grazie ai sistemi Gis (Geographic Information System) e a un algoritmo proprietario, genera una mappa di primo livello di rischio legato al radon.


La campagna della startup su Crowdfundme, attiva per i prossimi due mesi, punta a un primo obiettivo di 150.000 euro finalizzato allo sviluppo della produzione in serie di tutti i dispositivi, all’acquisizione di brevetti internazionali, al potenziamento del marketing.

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